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GP Gran Bretagna, l'anteprima: McLaren per confermarsi e la prima in casa di Lewis in Rosso 

McLaren punta ad allungare ancora su una pista che può rivedere Red Bull competitiva, mentre sugli spalti si attende la prima di Hamilton in casa con la Ferrari
GP Gran Bretagna, l'anteprima: McLaren per confermarsi e la prima in casa di Lewis in Rosso 
© Getty Images

Raccontare che un giorno, in questo angolo di verde del Northamptonshire, atterravano o decollavano aerei della RAF, rischia sempre di essere ripetitivo, ogni volta che ci si avvicina a Silverstone. Però poi ci pensi e non puoi cedere alla suggestione di un'immagine: laddove volavano aerei, oggi sfrecciano le F1. Proprio qui, proprio sul luogo in cui, 75 anni fa, prendeva vita la lunga storia del Circus.

C'è sempre un po' di poesia, alla vigilia di Silverstone. Perché il Gran Premio di Gran Bretagna, con la sua folla a sventolare le bandiere dell'Union Jack, è casa per la F1, è una sede storica che non tramonta mai: la passione inglese per le corse è pura, magari diversa nelle sfumature ma nel profondo simile a quella degli italiani. Per di più, questa non è un'edizione qualunque, per il popolo britannico: perché c'è una McLaren lanciatissima verso i due titoli, ma c'è pure un Lewis Hamilton che per la prima volta in carriera affronta la tappa di casa con addosso il rosso della Ferrari. Tanto basta per creare attesa, per non far vedere l'ora che si spengano i semafori. 

McLaren in fuga: a Silverstone si punta a vincere ancora

Partiamo dalla McLaren. Dopo essere stata principesca a Monte Carlo e imperatrice d'Austria, ora vuole essere regina d'Inghilterra. A dirla tutta è già stata imperatrice in Cina e regina in Spagna, per tacere degli altri successi in Australia, Bahrain, Arabia Saudita e Miami. In tutto, fanno 8 affermazioni in 11 GP: un dominio ben rappresentato dalle classifiche, con il team di Woking in fuga nel Costruttori (417 punti, +207 sulla prima inseguitrice, la Ferrari) ed in posizione invitante in quello Piloti, dove Verstappen insegue a -61 dal leader Piastri ed a -46 da Norris. Sebbene a Silverstone le MCL39 non troveranno le stesse condizioni di Spielberg, ideali per loro (caldo, mix di curve lente e veloci, asfalto rugoso ed esigenze di raffreddamento e di gestione delle gomme), quelle britanniche saranno comunque condizioni invitanti per la regina di questo mondiale. La MCL39 sviluppa tanto carico aerodinamico e non ha niente da temere nei curvoni di Silverstone, come peraltro già ampiamente dimostrato nelle pieghe d'alta velocità di Barcellona: anche la gestione delle gomme, che vengono messe a dura prova dai carichi verticali e laterali dell'Inghilterra, sarà un fattore a favore della monoposto inglese. A casa sua, la McLaren non vince dal 2008: allora ci riuscì Lewis Hamilton, sotto il diluvio. Che sia l'anno buono per porre fine a questo digiuno?

Hamilton: le curve veloci possono essere un problema, ma Lewis punta sul pubblico e sullo... "storico"

Lewis Hamilton sarà il grande atteso di questa gara, con un trasporto che sarà superiore anche a quello per la McLaren. Hammer, con le sue nove vittorie, è il re assoluto di Silverstone: nessuno ha mai vinto tanto sulla stessa pista. La gara di casa arriva in un momento non facile: Spielberg ha regalato finalmente qualche buona sensazione, grazie ai correttivi introdotti sulla SF-25, ma non basta ancora per avere sogni di gloria e non basta neanche per avvicinarsi a Leclerc, che continua ad essere senza dubbio il miglior interprete di questa macchina deficitaria. Al di là della spinta emotiva, va detto che la tappa inglese rischia di non essere la migliore per Hamilton: Lewis sta soffrendo tanto, nel confronto con il monegasco, proprio nelle curve veloci, che sono la stragrande maggioranza in Gran Bretagna.

Per cui, pubblico a parte, Hamilton deve innanzitutto sperare che non sia un weekend sulla difensiva per questo motivo, nella consapevolezza che una pista del genere può riproporre una Red Bull forte e pure una Mercedes da non sottovalutare. Insomma, la bella atmosfera che sicuramente Lewis incontrerà si scontra con il realismo delle sfide all'orizzonte: sarebbe stupendo vederlo sul podio, ma è un traguardo per nulla scontato. Dopo 11 GP, in gara l'inglese un podio non lo ha ancora conquistato: non gli era mai capitato di dover attendere così a lungo il primo podio stagionale. Per riuscirci, servirà tutto: il meteo, una buona macchina e, perché no, pure un pizzico di fortuna legata alla cabala: nelle uniche due altre occasioni in cui il GP Gran Bretagna è andato in scena domenica 6 luglio (edizioni 2008 e 2014), Lewis le ha vinte entrambe. Curiosità, niente più, ma magari fa ben sperare, così come fa ben sperare il trend di Hamilton in Inghilterra: il numero 44 è salito sul podio in tutte le ultime 12 occasioni in cui si è corso a Silverstone, in pratica dal 2014 ad oggi, compresa la doppia tappa inglese del mondiale 2020. Almeno lo "storico", è invitante: in un momento del genere, è già qualcosa.

Ferrari: i freni non dovrebbero essere un problema, il plank invece sarà da gestire

Silverstone sarà un weekend complesso, per il meteo mai del tutto chiaro (al momento di scrivere, c'è minaccia di pioggia per sabato e domenica, per quanto possano valere le previsioni meteo in un Paese come l'Inghilterra) e per le sfide tecniche: sui curvoni inglesi sarà bello vedere all'opera una generazione di vetture ormai a fine ciclo e per questo al massimo della prestazione. Sarà interessante vedere come impatterà sulle strategie e sulla gestione la scelta della Pirelli di portare delle mescole di una gradazione inferiore rispetto alla scorsa edizione: in pista andranno le mescole C2, C3 e C4, e sarà forse l'utilizzo della mediana a pesare più di ogni altra cosa.

In attesa di scoprire chi porterà cosa (siamo in una fase decisiva per i pacchetti di sviluppo), sulla carta Silverstone si presenta come una gara in cui anche Red Bull può sperare di far bene, mentre in casa Ferrari molto dipenderà anche dall'ormai famigerato "lift and coast"; i freni non dovrebbero essere un problema in Gran Bretagna, ma lo sarà il possibile utilizzo del plank: tra assetto meccanico (la sospensione posteriore dovrà "sopportare" gli alti carichi verticali) e gestione della macchina in gara, la Rossa spera di trovare la quadra per dare continuità al podio di Spielberg.

 

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