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GP Arabia Saudita, FP2: McLaren il riferimento, Verstappen e Leclerc inseguono

Il venerdì di Jeddah si è concluso con due McLaren davanti a tutti: passo gara da decifrare causa bandiera rossa finale, Ferrari deve migliorare con la soft
GP Arabia Saudita, FP2: McLaren il riferimento, Verstappen e Leclerc inseguono
© Getty Images

È una McLaren in forma, e francamente non c'è da sorprendersi. Il venerdì di Jeddah è andato in archivio con un 1-2 McLaren, con Norris a precedere Piastri. Terzo tempo per Verstappen, quarto Leclerc, solo 13° Hamilton.

Ferrari, soft da sfruttare meglio

Sul giro secco è parsa ottima la McLaren, che ha fissato il riferimento sull'1'28"267 con Norris, crono arrivato neanche al primo giro con la mescola morbida. Piastri si è fermato a 0"163, con Verstappen terzo a 28 centesimi dall'inglese. Quarto tempo per Leclerc, che ha chiuso a 482 millesimi dal vertice.

 

Questo distacco è utile per aprire una parentesi sulla Ferrari: la Rossa non è parsa pessima sul bilanciamento, ma è ampiamente mancata nel passaggio dalla media alla soft. Hamilton, non a caso, ha rimediato 1"104, mentre Leclerc ha fatto fatica: dopo aver abortito i primi due tentativi, il monegasco è andato ai box cambiando qualche regolazione (specie all'ala anteriore) e poi è tornato in pista per simulare la qualifica, restando però a circa mezzo secondo dalle McLaren.

 

Tra gli altri, Williams ha confermato le buone impressioni delle FP1, e pure Tsunoda, 6° a 0"696 (dunque a circa quattro decimi da Verstappen) aveva dato qualche segnale positivo: purtroppo per Yuki, è finito a sbattere a poco meno di 10' dalla fine del turno, provocando una bandiera rossa che ha rovinato un po' il lavoro di tutti con il pieno di benzina.

 

Più in difficoltà la Mercedes (Russell ha lamentato bouncing nelle curve più veloci nel giro secco), ancora bene Gasly (8°) nonostante qualche problema ai freni incontrato durante la sessione. Assente Bortoleto: la Sauber ha riscontrato una perdita prima dell'inizio delle FP2 e non c'è stato modo di mandare in pista il brasiliano.

 

Passo gara, punto interrogativo

Proprio per l'incidente di Tsunoda le prove sui long run hanno accusato uno stop imprevisto, e con il pieno di benzina le squadre hanno portato a casa meno riferimenti del previsto. Nei pochi passaggi che si sono visti in condizioni di passo gara, McLaren aveva avuto dei tempi di attacco decisamente molto buoni, mentre più in difficoltà rispetto a giro secco era parsa la Red Bull. Tuttavia, come detto, parliamo solo di pochi assaggi, che non possono essere esaustivi in vista del prosieguo del weekend.

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