La vera storia di Dietrich Mateschitz

La vera storia di Dietrich Mateschitz

Ecco come è diventato grande il fondatore della Red Bull, appena scomparso

24.10.2022 09:27

Didì vero rivoluzionario

Così Red Bull diventa in poco tempo non solo bevanda ma anche riassunto di una filosofia agonisticamente contrapposta a uno dei trend dominanti del nuovo millennio. Se da una parte alligna la stracca serenità borghese, il viver quieto, lo star tranquilli a casuccia, a fare i gattucci da focolare, Red Bull propone una scala di valori opposta e squassante. Esistono i sogni? Rendeteli realtà. Ci sono dei limiti: bene, date tutto per superarli. Amate il senso della sfida impossibile? Concretizzatela, perché realizandovi in essa farete di voi stessi degli uomini diversi e migliori. Mateschitz, un quasi ideologo Mateschitz non è un ideologo, ma ha l’intuizione di collegare il suo prodotto non solo a un colore, un nome, un gusto dolce e caramellato oltre che frizzante, ma anche a un modo di interpretare migliorativamente la vita, strappandola all’autoprotezionismo insopportabilmente piccolo borghese. Cominciando a legare sponsorizzazioni e investimenti non solo a giornali e Tv, ma anche a cimenti alle soglie dell’impossibile e a programmi tecnologici e agonistici che lo mettono a confronto in primo piano sui terreni di competizione più importanti del pianeta, a tutti i livelli. Il brand, parallelamente, diventa iconico grazie a un legame sempre più forte con il mondo dello sport: Red Bull diventa sponsor di società sportive come Red Bull Racing F.1 e scuderia Toro Rosso, New York Red Bulls, società calcistica statunitense, e Red Bull Salzburg nel calcio austriaco, insieme a moltissimi altri, runners e maratoneti compresi.

Da Baumgartner a Hangar 7

E così ecco arrivare Red Bull Flugtag, competizione per fantasmagoriche macchine volanti home made, spinte dalla sola forza muscolare dei suoi spericolati e creativi partecipanti e via col cross, col motomondiale, col paracadutismo, col parapendio, ovvero la più grande competizione mondiale tra DJ: Red Bull 3Styl. Quindi eccoti i Taurus World Stunt Awards per premiare i migliori stuntman del cinema, fino alla sponsorizzazione di Ninja, uno dei giocatori di Fortnite più forti e famosi. Laddove il Fortnite è un videogioco sparatutto in terza persona del 2017, sviluppato da People Can Fly e pubblicato da Epic Games. E c’è il tuffo nel nulla di Felix Baumgartner, che sotto le insegne Red Bull mette in atto il salto più folle e veloce nella storia dell’umanità, a battere un record ma anche per diventare simbolo del marchio che volando si propaganda sublimandosi. E poi c’è Hangar 7, la sala giochi di Mateschitz, l’avveniristico mega-involucro presso Salisburgo, che diventa il personale scrigno nobile, tra collezioni di aerei, monoposto e opere d’ingegno, a fissare un’eccellenza di stile ai concetti di no limit e rischio, coniugandoli all’arte.


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