Un Mondiale al millimetro: Norris prende la scena

Un Mondiale tiratissimo chiuso da due punti. Norris sale in vetta, Piastri e Verstappen spiegano dove l’hanno persa
Un Mondiale al millimetro: Norris prende la scena
© Getty Images

Giorgio FerroGiorgio Ferro

Pubblicato il 11 dicembre 2025, 09:13 (Aggiornato il 11 dicembre 2025, 12:57)

Chi vince, festeggia. Chi perde, spiega”. Questa citazione è di Julio Velasco, il più grande gestore di uomini e donne nel mondo dello sport. Significa che i vincitori celebrano il successo, mentre gli sconfitti pensano a dove e perché hanno perso.

Diciamo subito che il Mondiale 2025 di F1 è stato un campionato bellissimo, equilibrato ed emozionante. Fin quasi all’ultima curva dell’ultimo circuito. E la dimostrazione evidente sono i due soli punti che separano i primi due piloti classificati. 

McLaren su un altro pianeta

Peccato che questa tipologia di vetture vada in pensione. Forse siamo gli unici a pensarla così, ma l’equilibrio raggiunto in quest’ultima stagione – una quindicina di vetture racchiuse quasi sempre in tre-quattro decimi nel giro secco delle qualifiche – difficilmente si ripresenterà nel prossimo futuro. Di sicuro deve rappresentare un successo per questa F1. Alla faccia di qualsiasi BoP…

Poi è vero che in gara c’è stata meno bagarre. Che le MCL39 erano di un’altra categoria, dopo un crescendo impetuoso dal 2022 ad oggi, che nessuno è stato capace di emulare o contrastare. Ma, ripetiamo, arrivare all’ultimo round con tre piloti in lotta così ravvicinata per il titolo è un evento piacevolmente straordinario.

Il campione atteso a Woking

Dicevamo che chi vince, festeggia. Ed ecco che alla sua settima stagione in F1 Lando Norris festeggia il suo primo titolo mondiale. A 26 anni. Dopo aver disputato 152 Gp con un crescendo di risultati, grazie anche alla qualità delle McLaren che ha avuto l’opportunità di guidare. Un fattore, quest’ultimo, determinante nella F1 di oggi. Una McLaren che riporta un suo pilota al top del ranking 17 anni dopo che un ventitreenne Lewis Hamilton vinse con il rocambolesco finale a Interlagos che ricordiamo tutti. Sono passati tanti anni, ma a Woking hanno dimostrato che, dando la gestione del team in mano a gente competente che possiede e trasmette i valori incommensurabili dello spirito di squadra, si torna nell’Olimpo.

Una vittoria finale, questa di Norris, che ci sentiamo di considerare meritata, perché lungo tutta la cavalcata mondiale Lando è sempre stato lì, competitivo. Più regolare degli altri due. Certo, ha avuto qualche defaillance anche lui, che ci ha fatto pensare ad una certa sua instabilità psicologica. Soprattutto quando il suo compagno Piastri ha preso un po’ il volo a metà stagione. E forse era proprio così, perché si sa che i successi del proprio compagno di squadra sono quelli che destabilizzano di più. Infatti, quando è capitato ad Oscar di mostrare una certa gracilità psicologica, tanto inattesa quanto schiacciante, ecco che Lando ha ripreso vigore, mantenendo una fluida lucidità fino alla fine. 

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