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Troppi cavilli in questa F.1

Regole e spettacolo possono andare d’accordo? A Silverstone il Circus è uscito dagli schemi

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

11 lug 2016 (Aggiornato alle 15:55)

A Silverstone la Formula Uno è uscita definitivamente dagli schemi, scoprendo alcuni lati da commedia dell’assurdo che oltre a generare confusione hanno il grosso potere di far indispettire gli appassionati. Dall’eccesso di cautela con la safety car in partenza, alle regole dell’ingaggio in casa Mercedes fino ad arrivare all’esplosione del bubbone delle comunicazioni radio tra pilota e box nel Gp di Gran Bretagna s’è presentato un campionario di situazioni limite di una specialità troppo che si dibatte tra cavilli e regole.

Così in questo Circus di eccessi normativi l’unica certezza è che Lewis Hamilton ha praticamente azzerato lo svantaggio accumulato a inizio campionato nel confronto di Nico Rosberg. C’è un solo punto ora tra i due galletti della Mercedes e davanti ancora una sfilza lunghissima di Gp, ma il tre volte campione del mondo ha riportato quasi tutte le cose al suo posto. Chi, invece, di cose da mettere a posto ne ha ancora tante è la Ferrari. In Inghilterra Raikkonen e Vettel hanno faticato nelle retrovie senza un guizzo, con ancora tanti guai.

«In Ungheria non voglio scherzi», ha tuonato Maurizio Arrivabene spostanto l’obbiettivo in avanti per lasciarsi alle spalle un week end dove le Rosse hanno dovuto rincorrere, non solo le Mercedes, ma anche le Red Bull. La prima vittoria stagionale è ancora un sogno da far avverare e quella di Budapest domenica 24 luglio, sembra quasi la linea di demarcazione, prima di iniziare a lavorare ancora una volta con lo sguardo rivolto al futuro.

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