L'editoriale del Direttore: Triello alla canadese

L'editoriale del Direttore: Triello alla canadese© LAPRESSE

Negli ultimi tre round della stagione, la squadra campione del mondo in carica ha perso per due volte e adesso è braccata da Ferrari e McLaren in un triello che ha tutto per fare davvero scintille

Andrea Cordovani

03.06.2024 09:28

Il Mondiale bello addormentato nel bosco di un dominio schiacciante da parte della Red Bull, si è risvegliato. E ora promette scintille. Dentro una vigilia elettrica si sviluppa l’attesa per un Gp del Canada che ha davvero tutto per farci saltare sul divano. Quello sulla pista di Montreal è il primo appuntamento di un mese di giugno nel quale la F.1 piazzerà le tende anche in Spagna e in Austria. È un momento cruciale per un Circus sbocciato clamorosamente dopo il torpore soporifero di un dominio che non è più così incisivo come in passato. Negli ultimi tre round della stagione, la squadra campione del mondo in carica ha perso per due volte e adesso è braccata da Ferrari e McLaren in un triello che ha tutto per fare davvero scintille. Le distanze e i distacchi si sono ridotti. Max Verstappen e la Red Bull non sono così irraggiungibili, l’effetto sorpresa dietro a ogni piega, il primo gradino del podio non è più solo ed esclusivamente residenza del tre volte campione del mondo.

Direzione Canada. Montreal, pista tosta, si piazza dentro un Mondiale che ha voglia di stupire e continuare a regalare gare dove niente è scontato. Stanno iniziando a rimescolarsi le carte e gli assi di briscola non hanno più un solo padrone. Giugno diventa così uno snodo importantissimo all’interno di una stagione ancora tutta da giocare senza al momento guardare le classifiche, perché, va da sé, i conti si fanno sempre alla fine. Così dopo la vittoria a Monte Carlo con il principe Charles Leclerc, la Ferrari è pronta a sparare tutte le sue cartucce in una sfida che rappresenta una bella occasione per portare a Maranello ancora punti pesanti. Il team principal Fred Vasseur predica calma, loda la squadra adotta la strategia del passo dopo passo e chiede di continuare ad alzare l’asticella perché i rivali sono tosti e pronti a sfruttare ogni situazione. Montreal diventa il luogo ideale per continuare una lotta che ora è diventata rovente. Sì, questo Mondiale F1 è roba da scintille. 

RIPARTENZA LANCIA

Una Lancia Rally4 per ricominciare. La storia del marchio torinese riparte a piccoli passi, dalla categoria di base. Ma riparte. Un ritorno che Autosprint ha raccontato fin da due anni fa, tanto che è stato preso come spinta motivazionale per dare vita al progetto. Lo ha raccontato il capo di Lancia Luca Napolitano nel giorno del lancio della Ypsilon. Ma oltre questa orgogliosa puntualizzazione, l’annuncio della ripartenza con una vettura Rally4 è stato dileggiato sui social.

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In molti hanno messo in evidenza che si tratterebbe di ”una presa per il culto”, solo un’operazione di marketing che poco ha a che vedere con il passato della regina dei rally. Puntualizza Miki Biasion: “C’è chi si permette di criticare, perché per ora si torna con una piccola Rally 4, ma molti dimenticano che è da oltre trent’anni che nel mondo delle competizioni manca una Lancia, manca una vettura italiana. Ritengo estremamente interessante che all’interno di tutta la serie della Y la Casa abbia deciso di realizzare anche una versione da corsa, che possa essere acquistata da chi corre e con cui si possa eventualmente dare vita anche a un trofeo che avrà sicuramente premi interessanti. È una cosa molto, molto importante”. Un concetto ribadito su questo numero dall’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares e dal grande condottiero Cesare Fiorio. Anche in questo caso è questione di scintille. Quella che è scoccata l’altro giorno a Torino segna il risveglio di un marchio che pareva morto e sepolto.


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