Bottas e Ricciardo: via col vento

Velocità in curva molto superiori con le macchine 2017 e una maggior sensibilità alle raffiche di vento che non in passato. Ricciardo: "Che sfida, Pouhon!"

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 6 marzo 2017, 15:44 (Aggiornato il 6 marzo 2017, 15:59)

Il vento dà, il vento toglie. Carico aerodinamico, nella fattispecie. E sono Daniel Ricciardo e Valtteri Bottas a segnalare un'insidia che sarà maggiore rispetto al passato. Le raffiche di vento scomporranno le monoposto e le renderanno più nervose di quanto non sia stato fino allo scorso anno. «In condizioni di forte vento le macchine sono brusche nelle reazioni. Credo che il vento abbia un impatto maggiore adesso per il generale maggior carico aerodinamico e se arriva una raffica perdi molto più carico di quanto non avverrebbe normalmente, perciò renderà le cose più complicate», l'analisi di Bottas. 

L'unico riferimento, finora, per capire il salto nelle prestazioni in curva è arrivato dalla lunga piega in curva 3 a Barcellona; e molte altre pieghe arriveranno a velocità di percorrenza record: «Adesso che ho un primo assaggio della macchina 2017, continuo a pensare ad alcune piste sulle quali andremo e la grande sfida che rappresenteranno. Il secondo settore a Spa, in discesa verso Pouhon, resta tra le curve preferite e avremo la possibilità di farla in pieno: quanto sarà  bella!

Ho realizzato davvero che le curve veloci saranno forse le più rapide di sempre. Curva 3 di Barcellona, ad esempio, non andavamo certo a spasso in passato, ma la settimana scorsa si affrontava in pieno, senza alzare minimamente il piede. Non ho fatto un raffronto diretto con i dati dello scorso anno, ma non sarei sorpreso se fossimo 35-40 km/h più veloci; era già una curva da 220 orari. Il salto è grande, non si tratta di un passaggio graduale, aumenta tutto, l'intensità, l'impegno fisico, la fatica, e sono dettagli che accolgo volentieri», spiega Ricciardo.

Il debutto in Australia sarà su un circuito dalle caratteristiche molto diverse, con un maggior numero di frenate, ripartenze più frequenti, eppure il secondo e terzo settore a Melbourne sono destinati a trasformarsi nella percorrenza della veloce esse Waite - curva 11 - e della curva Stewart: «L'Albert Park sarà diverso, perché è una pista più stop-start rispetto a Barcellona, ma nella parte della chicane sarà particolarmente vivace.

Maranello, 12 marzo 1947

Non sono del tutto sicuro su dove si trovi la Red Bull al momento e nessuno lo sarà fino alle qualifiche di Melbourne. Saremo competitivi in Australia e adesso che ho potuto saggiare la nuova macchina, più del solito sono impaziente di arrivare al gran premio di casa».

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