GP Austria, Brawn: Vettel sorpreso e turbato

Non è stato l'esordio di campionato che serviva a Sebastian Vettel dopo l'annuncio dell'addio alla Ferrari a fine anno. Una vicenda sufficiente a demoralizzare Seb secondo Ross Brawn

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 6 luglio 2020, 17:32

Esiste un problema di fondo, tecnico, di una Ferrari SF1000 semplicemente non all’altezza di quella che dovrebbe essere la concorrenza d’elezione. Si spera cambi molto, dove non tutto, dall’Ungheria, certo non la pista ideale per capire quanto del deficit di velocità mostrato in Austria potrà dirsi recuperato da un impianto aerodinamico tutto diverso. Silverstone aprirà un agosto da voti senza più appello.

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Su questo problema, di contenuto, poi, si inserisce un contrasto stridente. Charles Leclerc in grado di approfittare di una miriade di eventi occorsi in gara ed essere artefice delle proprie fortune con due sorpassi inventati, oltre le possibilità della monoposto; Sebastian Vettel purtroppo autore di un errore pesante, per il risultato certo e per un morale già segnalato ai minimi storici dopo la vicenda contrattuale.

Basta poco per demoralizzarsi

Giudicare la gara e l’errore di Sebastian Vettel non può rimettersi solo a uno stato psicologico, legato al mancato rinnovo con la Rossa. Non può condizionare un quattro volte campione del mondo dell’esperienza del tedesco, che dovrebbe cogliere l’ultima stagione come un’opportunità per farsi rimpiangere. Difficile avvenga dopo quanto visto domenica scorsa e con gli episodi registrati da metà 2018 in avanti.

E’ stato un inizio difficile dell’ultima stagione di Sebastian con il team. Nella sua testa deve passare ogni cosa, dopo aver scoperto che la Ferrari non voleva rinnovare i suoi servizi per la prossima stagione.

A volte, le cose che demoralizzano un pilota sono piuttosto subdole. Sebastian è apparso sorpreso e turbato da quanto è accaduto e comprensibilmente dev’essere una distrazione”, commenta Brawn nella sua analisi post-Gran Premio d’Austria.

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Che sarebbe stato un debutto difficile per la Ferrari era stato anticipato, che le difficoltà potessero avere distacchi e posizioni come rimediati in qualifica, 1” su un minuto di giro, era difficilmente immaginabile.

Leclerc speciale Ferrari no

“Era chiaro come la Ferrari fosse in una posizione difficile dopo la qualifica, le prestazioni sono state deludenti per loro stessa ammissione.

Domenica, Charles ha dimostrato che pilota di talento è, gestendo con saggezza le opportunità per agguantare un secondo posto d’opportunismo. È in queste gare difficili che si fa largo la determinazione e il talento di piloti molto speciali. Però la Ferrari deve migliorare in fretta la situazione, altrimenti si trovano di fronte una stagione molto difficile. Hanno in programma di migliorare la macchina per l’Ungheria, è incoraggiante, però l’inizio di anno è più duro di quanto avevano anticipato”, commenta il direttore generale Motorsport di Liberty Media.

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