L'olandese si ritira a pochi giri dal finale e per la Red Bull suona l'allarme affidabilità visto il successivo k.o. improvviso e senza spiegazioni di Perez
Per la Red Bull non poteva esserci inizio peggiore. Max Verstappen e Sergio Perez si sono ritirati negli ultimi, convulsi istanti di gara del GP del Bahrain per problemi di affidabilità che sono ancora tutti da analizzare.
Ma è tutto l’ambiente che gestisce i motori Honda, ora marchiati Red Bull ad essere preoccupati. Tutto, infatti, è iniziato dal motore dell’AlphaTauri di Gasly andato in fumo.
Safety Car in pista e Max che ha accarezzato la possibilità di passare Leclerc, dopo una lotta serrata durata tutta la gara.
Tentativo però sfumato quasi subito. Max, dopo l’ultimo pitstop, si è lamentato di un volante che si induriva sempre più, poi al restart della gara, il disastro: monoposto di colpo ammutolita e secondo posto regalato a Sainz. Il ritiro di Perez, in testacoda nel finale, anche lui per improvvise noie meccaniche, ha completato il GP da incubo.
“Sono deluso - ha dichiarato Verstappen - è capitato lo scenario peggiore, l'auto si è spenta. Potevo chiudere al secondo posto, però i problemi che avevo in macchina andavano via via peggiorando. Non so se Perez ed io abbiamo avuto lo stesso guaio, anche se non vinci andare a punti è importante e ritirarsi con entrambe le auto, alla fine, è estremamente doloroso”.
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