Un ripetersi delle difficoltà avute a Montecarlo è escluso da Max, perché la RB18 del Principato era una macchina molto più pesante e sottosterzante rispetto a oggi
Immaginare di mettere un freno alla cavalcata di questa Red Bull e di questo Verstappen pare, anche alla vigilia del GP di Singapore, una missione al limite dell'impossibile.
La superiorità della RB18 si è manifestata su diverse tipologie di pista, che fossero i dritti di Monza, la velocità completa di Spa, il massimo carico scorrevole di Zandvoort. Senza tralasciare l'ottima prestazione ungherese.
Verso Marina Bay si va con la matematica del titolo mondiale da studiare: piazzamenti, divario di punti, scenari perché già a Singapore Max possa mettere le mani sul secondo titolo iridato.
Si va con una Red Bull molto più leggera rispetto a quella che corse a Montecarlo, brutta nelle mani di Max perché non reattiva sull'anteriore come l'avrebbe voluta. Molto più a proprio agio Perez.
"Monaco era semplicemente il posto sbagliato nel quale avere una macchina sovrappeso. Questo è il motivo per cui soffrivamo di sottosterzo ed eravamo molto più inclini a bloccare l'anteriore, non penso sarà un problema a Singapore", spiega Max ai media olandesi.
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