Sulla base delle ottime prestazioni mostrate nel GP d'Italia, il pilota olandese ha costruito l'opportunità per un sedile in AlphaTauri discutendo direttamente con Helmut Marko
Può leggersi un po' come un premio alla tenacia, alle prestazioni e un'opportunità dopo stagioni nelle quali, Nyck De Vries, ha dovuto navigare al largo della Formula 1.
Nel 2023 troverà AlphaTauri, sedile da titolare e un debutto che arriva con un bagaglio d'esperienza passato da "assaggi" di differenti sedili. Test, simulatore, lavoro nel box con il team - Mercedes, Williams, Aston Martin -.
Com'è andata, però, la costruzione di una chance per correre con AlphaTauri, lo racconta il diretto interessato. Ruota tutto intorno al risultato monzese. Una storia di porte girevoli, come accaduto non poche volte in Formula 1. Albon fermato dall'appendicite, De Vries chiamato in extremis e bravo a mettersi in luce.
"Dopo Monza il telefono continuava a squillare e volevo davvero sfruttare la spinta guadagnata e l'entusiasmo che c'era intorno per creare e agguantare un'opportunità ed essere in F1 nel 2023.
Eravamo in strette trattative con la Williams prima di tutto, ho parlato con Jost Capito al martedì dopo quel week end. Il test con Alpine era già stato programmato, molto prima di Monza: sono andato in fabbrica appena prima di Spa.
Poi sono stato a cena con Max al lunedì sera a Monaco, per festeggiare Monza. Abbiamo parlato apertamente di opportunità e possibilità, abbiamo parlato potenzialmente di Alphatauri, del Dottor Marko ed è così che è andata. Poco dopo, quella settimana, sono stato visto a Graz", racconta il pilota olandese.
"Ho passato un paio di giorni, siamo stati bene, parlando del futuro e mangiando cibo austriaco. Il dottor Marko ha un gran senso dell'umorismo e ci rispettiamo a vicenda. Penso abbia apprezzato che sia andato lì, che mi sia presentato personalmente e abbia parlato direttamente con lui".
Molto più appetibile AlphaTauri rispetto alla soluzione Williams, quanto ad Alpine, l'obiettivo Gasly era il primo della lista e con discussioni in essere ben prima di Monza.
"L'accordo non era tutto completamente nelle nostre mani, è stato un po' più complesso come tutti possono immaginare. Quel viaggio, fondamentalmente, mi ha fatto capire che c'era un'ottima chance di poter essere in griglia nel 2023", aggiunge De Vries a F1 Nation.
Si troverà in una squadra che, sulla carta, difetta di esperienza. Si aspetta molto dall'olandese, Marko. Si aspetta che De Vries si faccia carico del team e lo guidi: "Yuki è giovane, non ha esperienza. Nyck dovrebbe guidare il team, per la personalità e l'esperienza che ha. È stato pilota di riserva per quasi tutte le squadre Mercedes in griglia e ha provato diversi simulatori: ci porteremo in casa quest'esperienza", ha commentato il dottore ad Autosport.
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