F1 2023: i 5 temi del campionato

Le vittorie Red Bull, la mancanza di una vera avversaria, la prima di Vasseur oltre che i destini di McLaren e Mercedes, per tacere della guerra fredda tra Liberty Media e Federazione: ecco cosa ci ha raccontato il 2023

08.12.2023 ( Aggiornata il 08.12.2023 10:16 )

Cicli vecchi e nuovi

Checché se ne dica, questa è una Formula 1 umana. Magari non traspare, ed i protagonisti fanno poco per farlo trasparire, ma dietro le quinte ci sono storie che meriterebbe anche un po' più di spazio, se solo uscissero nella maniera giusta. Ci sono storie come quella di James Allison e Andrea Stella, ci sono storie come quella della Mercedes e della McLaren, così lontante eppure così vicine, accomunate da una power unit che, per la prima volta dal 2006, ha chiuso l'anno senza successi.

Per quanto gli ingegneri siano la rappresentazione al massimo grado della razionalità, specie in F1, se si guarda James Allison questa componente pare passare in secondo piano. Da questo punto di vista, James è un ingegnere atipico: è straordinario nel suo lavoro, ma dà alla componente umana un valore che altri colleghi non danno. Già il fatto che ami Shakespeare, magari, vuol dire qualcosa: ma c'è un percorso professionale che si intreccia a più riprese con quello personale. La scomparsa della moglie Rebecca, all'alba della stagione 2016, ha inevitabilmente cambiato la traiettoria della carriera di James: dopo la tragedia le esigenze personali si erano fatte diverse, non ci fu via d'incontro con l'allora presidente della Ferrari Marchionne e James lasciò Maranello, per poi accasarsi felicemente alla Mercedes. Dopo qualche anno, le esigenze personali sono tornate prepotentemente a galla: James aveva trovato un'altra persona con cui condividere il quotidiano, e questa persona, dopo una vita spesa in Francia, si era trasferita in Inghilterra per lui. Chloe, questo il suo nome, meritava più spazio per far maturare il rapporto: fu così che James decise il primo passo indietro dal ruolo di direttore tecnico del team nella primavera del 2021.

Due anni dopo, Allison è stato pronto per riprendersi la carica, nella staffetta con Mike Elliott. Dunque, il nuovo ciclo ha scelto di ispirarsi al vecchio, almeno nel nome che guiderà la direzione tecnica. Allison di fronte ha la sfida di ripartire dopo una parentesi poco felice, quella delle W13 e W14: una vittoria in due anni, per un progetto che non ha mai veramente funzionato. Nel 2022 la Mercedes era stata pensata per girare molto bassa con le altezze da terra, ma si è fatta sorprendere dal porpoising, che l'ha costretta a rivedere le condizioni di marcia; per il 2023 dunque la W14 è stata progettata per girare più alta, facendosi però sorprendere dalla TD39 e finendo per sfociare nell'estremo opposto, ovvero nell'essere una macchina ideata per girare fin troppo alta rispetto al necessario, evidenziando una forte carenza di carico aerodinamico. Questione di cicli, appunto: anche quelli che prima vincevano sempre, oggi hanno problemi a ritrovare la via. Lo ha raccontato lo stesso Allison, che ha praticamente ammesso come in Mercedes sia finito un ciclo: prima si lavorava all'unisono, le difficoltà recenti invece hanno frammentato dall'interno la squadra, con i vari dipartimenti che, tutti costretti a lavorare a testa bassa per recuperare terreno, hanno finito per non confrontarsi più, tendendo a lavorare per comportimenti stagni. E infatti, il primo passo da risolvere per Allison una volta tornato nel ruolo di direttore tecnico è stato quello “umano”: “Quando sono tornato ho dovuto fare in modo che i principali ingegneri delle principali divisioni tornassero a parlare tra loro, anche per togliere di dosso un po' di pressione. Dunque niente a che vedere con dadi, bulloni o alettoni”.

E l'aspetto umano è stato preponderante pure in McLaren, che ad inizio anno sembrava dispersa e che invece è stata protagonista di uno dei recuperi più prodigiosi dell'era moderna. Il volto della rinascita ha inevitabilmente preso le sembianze di Andrea Stella, che al primo anno nel ruolo di team principal ha svolto un lavoro apparentemente eccezionale. Per fare un confronto con Vasseur, Stella era già prima in McLaren dunque conosceva già tante dinamiche interne, ma questo non toglie un grammo dal merito di un ingegnere che è stato perfetto nella gestione delle risorse umane. Di Stella, addetti ai lavori e non, hanno apprezzato l'estrema onestà: in sede di presentazione della MCL60 (che celebrava il 60° anniversario della fondazione del team) l'orvietano non ha avuto paura di ammettere che il lavoro sulla vettura era in ritardo, e che la versione definitiva, a costo di soffrire nella prima parte dell'anno, sarebbe arrivata più avanti nel corso della stagione. I fatti gli hanno dato ragione, ma per riuscirci Stella ha dovuto ricalibrare gli obiettivi nel medio termine facendo in modo che la fabbrica, intesa come personale, non perdesse la fiducia nel momento in cui da Woking se ne sarebbero andati il vecchio team principal (Andreas Seidl) alla fine del 2022 ed il vecchio direttore tecnico (James Key), il quale ha salutatato a giugno, di fatto dopo aver impostato gli sviluppi estivi. Avrebbe potuto essere destabilizzante perdere due figure così, ed invece Stella ha compattato il gruppo, ponendo la McLaren nella condizione di poter ricominciare a sognare in grande.

E' questione di cicli, dicevamo, e oggi Mercedes e McLaren sono ad un bivio. La prima, rassegnata all'idea di aver definitivamente concluso il ciclo eroico, ha nella futura W15 una scommessa da vincere: se andrà male, non è da escludere che il mirino possa spostarsi sul futuro ciclo tecnico, quello che comincerà nel 2026. Al contrario, dopo anni molto bui, McLaren sta riassaporando l'aria di vertice: manca la vittoria, ma la sensazione è che la MCL60 possa essere un'ottima base almeno per le prossime due annate, quando l'aumento delle aspettative dovrà tenere il passo dell'aumento dei risultati. Un ciclo vincente, a Woking, manca da un po': chissà però se siamo all'alba di uno nuovo.

Tutto pronto per i Caschi d'Oro 2023

Sfoglia per continuare a leggere


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi