Christian Horner ha rigettato le accuse di un "comportamento non appropriato" e ha deciso di difendersi e far valere la propria innocenza. Si sommano, però, i consigli a lasciare il proprio ruolo
aggiornamento - A 24 ore dalla notizia, Bernie Ecclestone è intervenuto sul proprio account Instagram per smentire le ricostruzioni di stampa. "I report dei giornali secondo i quali avrei consigliato le dimissioni di Christian Horner dal suo ruolo in Red Bull, chiarisco che sono del tutto non veritieri".
A due giorni dalla presentazione della Red Bull RB20, con la monoposto attesa in pista a Silverstone per il filming day, non c'è ancora una decisione sul futuro di Christian Horner a capo del team.
Un'attesa che alimenta i rumours di chi segue con attenzione la vicenda e chi consiglia di compiere un passo indietro. Come Bernie Ecclestone, secondo quanto riporta il giornalista Ralf Bach, su F1-insider.
Intorno ai fatti, l'oggetto dell'indagine avviata dal Gruppo Red Bull, per una condotta "non appropriata" verso una dipendente del team, sempre più sembra essere lo stile della leadership e il controllo di Horner il fatto centrale.
Ecclestone avrebbe consigliato le dimissioni a Horner, che invece ha deciso di resistere e difendersi dalle accuse e confidare - nella decisione finale che dovrà prendere il Gruppo Red Bull - sul supporto della proprietà thailandese, la famiglia Yoovidhya.
Sterzi a parte: Nel Motorsport il vecchio avanza
Chi osserva con occhi interessati e "preoccupati" la vicenda Horner è Liberty Media. Sempre secondo il report di F1-insider, la proprietà della Formula 1 starebbe seguendo i fatti e, se le accuse dovessero rivelarsi reali, non vedrebbe di buon occhio la permanenza del gran capo del team Red Bull.
Scenari che, qualora Horner dovesse cambiare posizione difensiva e decidere per un passo indietro spontaneo, renderebbero comunque incompatibile un futuro, nel breve periodo, ritorno sulla scena al muretto di un altro team di Formula 1.
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