GP Miami: le pagelle

Gli altri

La corsa di Perez è riassumibile con l’espressione che fa Max Verstappen non appena vede la sua partenza: qualche centimetro in meno e sarebbe stato il disastro con la doppia eliminazione delle Red Bull. E poi, una gara senza mordente: voto 5,5 a Perez. Per Hamilton un 6,5 di incoraggiamento: aggressiva la strategia con partenza con la hard e buon ritmo nel finale alle spalle di Checo. Tanti applausi invece a Tsunoda (voto 7), che nobilita una Racing Bulls in gran forma: spiace per Ricciardo (voto 5, ma limitato alla gara), il quale comunque aveva saputo togliersi una bella soddisfazione nella sprint. Corsa di lotte e sudore per Fernando Alonso (6,5): Nando parte 15° e arriva 9° con una Aston Martin che non lo convince. Nel giorno in cui Hulkenberg, con 209 GP senza vittorie, diventa il pilota con più partenze senza mai essere riuscito a trionfare (staccato De Cesaris fermo a 208), prestazione comunque dignitosa del tedesco che chiude 11°: voto 6,5. Sufficienza per Gasly (6) anche se Ocon fa molto meglio, tuttavia un 12° posto non è comunque scontato con questa Alpine. Piastri ok (voto 6,5) fino al contatto con Sainz: non aveva né gli aggiornamenti né il passo di Norris, ma nella prima parte di gara corre bene e senza safety car avrebbe puntato al podio. In casa Stake-Sauber Zhou (6) chiude 14° facendo meglio di Bottas (5,5), con Valtteri costretto ad una seconda sosta in regime di safety car dopo l’azzardo della soft al via. Poca gloria invece in casa Williams: Albon (5) è ultimo tra chi vede il traguardo anche a causa di un pit-stop finale, Sargeant invece (4) è ancora lontanissimo e finisce la sua corsa contro il muro in seguito al contatto con Magnussen.

GP Miami: i 5 temi del fine settimana

(4/4)

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