GP Belgio: le domande del lunedì

GP Belgio: le domande del lunedì© Getty Images

Una Mercedes che si riscopre veloce, pur sbagliando clamorosamente con la macchina di Russell, una gara diversa rispetto alle simulazioni ed una McLaren che non vince contro un Verstappen che fa più di limitare i danni, mentre la Ferrari corre sulla difensiva

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29.07.2024 ( Aggiornata il 29.07.2024 14:14 )

Perché è stata sottovalutata così tanto l’idea della singola sosta?

Probabilmente perché le condizioni esterne nel giorno della gara erano molto diverse rispetto alle aspettative. E fare previsioni in quelle condizioni è difficile, per una F1 che come ormai si è capito non può affidarsi al 100% alle simulazioni.

La grande differenza l’hanno fatta le temperature. I dati del venerdì (38° gradi nelle libere 1 al momento dei long run, 33° sul finale delle FP2) annunciavano graining ed alto degrado, mentre domenica la pista si è presentata molto più calda del previsto (43° C) e questo ha ridotto di molto la possibilità di soffrire di graining. Inoltre, il caldo era sì superiore ma non così eccessivo da distruggere le gomme, soprattutto la media e la dura, che così hanno trovato una condizione quasi ideale per esprimersi al meglio nei curvoni di Spa.

Ecco perché, soprattutto la hard, è riuscita a coprire un chilometraggio molto più elevato del previsto. Un appunto che si può fare ai team, è di essere rimasti troppo vincolati ai dati della vigilia, quelli che squadre e Pirelli avevano: la singola sosta non era nemmeno preventivata tra le quattro strategie più veloci, ed invece lo è stata. Anche il correre in aria libera o meno ha fatto la sua enorme differenza, perché forse si era sottovalutato pure gli effetti di una zona Drs più breve rispetto alle edizioni passate: in condizioni di equilibrio prestazionale ed effetto Drs ridotto causa assetti mediamente scarichi dal punto di vista aerodinamico, la corsa ha assunto una fisionomia diversa dal previsto.

Tanto di cappello dunque a Russell, capace di intuire da solo le possibilità di fare un’unica sosta (il team non era convinto, ma gli ha lasciato la possibilità di decidere), ed anche agli uomini della Aston Martin, unico team a scegliere la singola sosta con entrambe le macchine.

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