Tutti quelli che hanno vinto quattro dei primi sei GP stagionali, poi a fine anno si sono laureati campioni del mondo, con un'unica eccezione: Niki Lauda nel 1976, per ovvi motivi. È la statistica post GP Miami che fa felice Oscar Piastri, vittorioso in Florida con la sua McLaren e con 16 punti di margine in classifica sul compagno di squadra Lando Norris.

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Una corsa, quella dell'australiano, che si è subito incanalata sui binari giusti: Norris passato approfittando del duello tra Lando e Verstappen, sorpasso agevole su Antonelli e poi sorpasso a Max, quello di gran lunga più complicato, al giro 14. Il successivo duello tra il campione in carica e Norris gli ha infine concesso di costruire un margine decisivo per contenere il ritorno di Lando, aspetto decisivo per la quarta vittoria stagionale, narrata così da Piastri dopo la gara: "La sprint è andata come è andata e la qualifica è stata una delle sessioni più difficili dell'anno, ma alla fine ho vinto la gara che volevo davvero.

Ieri per me è stata una giornata complicata, per questo portare a casa la vittoria così è stato impressionante. C'è stato un po' di caos al via che mi ha aiutato, poi sono stato abbastanza sveglio da evitare Verstappen in duello in curva 1, ma dopo il sorpasso sapevo di poter avere un gran passo. Penso che il primo stint è stato ottimo, con le dure nel secondo ho fatto più fatica, ma per fortuna avevo costruito un bel vantaggio. Nel finale poi sono tornato in controllo della situazione ma ci sono sicuramente delle cose sulle quali dobbiamo lavorare, sono contento della classifica ma devo continuare ad imparare.

La macchina? Incredibile il duro lavoro che sta facendo il team. Ricordo che due anni fa qui eravamo i più lenti, e ricordo di essere stato doppiato due volte a Miami, mentre ora abbiamo vinto il GP con oltre 35" di vantaggio sul terzo. È un qualcosa di incredibile, è il risultato degli sforzi di ogni persona: grazie a chi lavora in pista ed anche in fabbrica".

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