Una carriera sempre e comunque al Max

L'idea di diventare pentacampione, lo sfiora e lo carica, anche se Verstappen reasta realista. Ma se questo Mondiale ha verve, è proprio grazie a lui...
Una carriera sempre e comunque al Max
© Getty Images

Giorgio TerruzziGiorgio Terruzzi

Pubblicato il 8 ottobre 2025, 14:50

A vincere il suo quinto titolo non è che ci creda davvero. Ma gli serve, serve a tutti che lo dica, lo faccia sapere, con uno stile che ormai è solo suo. Verstappen continua a fare lo show anche quando il principe della pista è un altro, nello specifico il suo amichetto George Russell. Lui, secondo, sbagliando forse la scelta delle gomme morbide al via, assecondando una presunzione super che però lo spinge, lo trasporta, lo salva anche quando non c'è sta gran ciccia in giro. 

Davanti alle due McLaren con una macchina più lenta delle McLaren, dopo ennesima qualifica da acrobata del circo. Che poi, l'idea che Max possa complicare la vita alla coppia Piastri-Norris fa gola a tutti visto che i due ragazzi in arancione entusiasmano i parenti e qualche aficionados, se confrontati con il piglio, il carisma dell'arancione olandese. Detto con tutto il rispetto e con i complimenti alla McLaren per il titolo costruttori stravinto in anticipo a Singapore.

Max al comando

Non solo. Max Ha galvanizzato il proprio team, liberato dalla partenza di Chris Horner, arringa, stimola, gasa, col risultato di avere attorno un gruppo pronto a recuperare ogni handicap, a portare in pista pezzi nuovi in una fase della stagione in cui si tratterebbe di dedicarsi alla macchina per il prossimo anno. Un abisso, per molti versi, se confrontato questo atteggiamento con altri, a cominciare dalla Ferrari. Due vittorie e uns econdo posto filati nelle ultime tre gare.

Beh, un trionfo. Anche se andare a prendere due, non uno, ma due avversari che possono arrivare davanti comunque, se non tornare a vincere nelle 6 gare che restano, resta una missione impossibile o quasi. Però...ecco, però trattandosi di questo alligatore, l'attenzione, invece di calare cresce.

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