Un test che può essere definito davvero presidenziale, quello cui si è sottoposto ieri il numero uno della Ferrari, l’avvocato Luca di Montezemolo. Il presidente si è infatti calato nell’abitacolo della monoposto di Formula 1 del simulatore della Ferrari, al reparto Gestione Sportiva di Maranello, e ha “guidato” sulla pista di Montemelò, dove si corre il Gran Premio di Spagna, che è considerata una delle più impegnative quanto a pilotaggio tra quelle teatro di prove titolate. Ad assistere Montezemelo c’era il pilota collaudatore Marc Genè, un esperto dello strumento della “realtà virtuale F.1” in uso a Maranello. Il simulatore è infatti in grado di riprodurre tutte le sensazioni di guida che si proverebbero in una situazione reale.
Il simulatore della Scuderia Ferrari è stato realizzato con la collaborazione tecnica della americana Moog. E’ costituito da una struttura in alluminio e composito in cui sono alloggiati l'abitacolo e i dispositivi per la visualizzazione e la diffusione del suono. Il controllo è costituito da 10 calcolatori con una memoria totale di oltre 60GB RAM; sono in grado di produrre dati pari a circa 5 GB al giorno. Il sistema audio è Dolby Surround 7.1 con una potenza di 3500 W. Il pilota ha a disposizione cinque visualizzatori per un angolo visivo superiore ai 180 gradi