La delusione Ferrari porta il volto di Fernando Alonso. Per la terza volta lo spagnolo ha mancato di entrare in qualifica fra i top ten. Gli era già successo in Malesia e a Monaco, anche sul tracciato monegasco per via di un incidente. Stavolta invece non è stato un incidente a frenarlo ma la scarsa competitività della sua Ferrari, cui Alonso ha aggiunto di suo l'ennesimo errore nel giro decisivo in cui cercava il tempo. Un “lungo” in frenata nell'ultima esse che lo ha costretto a rallentare, abortire il giro e lanciarsi di nuovo a pochi secondi dal termine. Ma con le gomme morbide ormai usurate con già un giro intero sulle spalle. Così Alonso partirà solo dalla sesta fila, con il 12° tempo. Molto sconsolato, guarda già alla possibile tattica per la corsa di domani.
«Cosa non ha funzionato? Non lo so – dice remissivo lo spagnolo - non sono stato abbastanza veloce con le morbide. In due decimi ballavano sei posizioni: potevi essere terzo o quarto come dodicesimo, non c'è molto da fare. Io sono stato un paio di decimi più lento del necessario e sono finito 12°. Perché? Chi lo sa. C'è meno calore del venerdi quando le nostre gomme col caldo soffrivano, ma il bilanciamento della macchina era lo stesso del giorno prima. D'altronde non eravamo stati veloci nemmeno in Q1 che abbiamo finito al 9° e 10° posto. Il mio errore invece con la qualifica c'entra fino a un certo punto: quando ho sbagliato in frenata alla fine del giro in Q3 ho perso l'occasione di fare un tempo, ma quello era comunque un giro malriuscito, non era il migliore: per quello ho rischiato comunque in frenata. Ma a questo punto bisogna pensare alla corsa: ho l'opportunità di cambiare strategia e scegliere le gomme per il via rispetto agli altri e devo ragionare bene se è il caso di partire con gomme dure cercando di fare più giri per risalire posizioni, oppure scegliere le morbide che danno più grip in partenza e potrebbero darmi l'opportunità di fare subito qualche sorpasso».