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17 giu 2010
Visto come sono andate le cose al GP di Canada, che è stata una delle corse più spettacolari di questa prima fase di campionato grazie anche al contributo, nel bene e nel male, delle gomme “soft”, varrebbe la pena di insistere con quel genere di pneumatico. Non è, tuttavia, esattamente questo il motivo che sta inducendo la Bridgestone a sviluppare ancora la scelta di mescola “extra morbida”. È probabile che faccia la sua comparsa a fine luglio, al Gran Premio di Germania, sul circuito di Hockenheim.
A Montreal su parecchie monoposto – quali per esempio le Red Bull di Vettel e Webber – le gomme giapponesi hanno mostrato evidenti segni di degrado. Su altre, come le McLaren di Hamilton e Button e la Ferrari di Alonso, l’usura è stata invece più limitata. Dalla Bridgestone hanno fatto sapere che gli standard di sicurezza dei pneumatici erano comunque adeguati. “Non ci preoccupiamo soprattutto che il nostro prodotto dia garanzie assolute di affidabilità – ha dichiarato Hirohide Hamashima, responsabile del programma Bridgestone Formula 1 – La sicurezza è la nostra priorità. Se tuttavia siamo in grado di evitare il fenomeno del blistering con mescole super morbide, allora è possibile che forniremo questa gomma nelle rimanenti gare della stagione. E’ importante esse non si deformino troppo nei primi giri”.
Sulle vicende di Montreal, il tecnico Bridgestone ha precisato: “La strategia dei pneumatici e l’evoluzione del tracciato sono stati cruciali nel corso della gara. Le temperature in gara sono state le più elevate registrate nel corso del fine settima a Montreal e le prestazioni delle gomme sono state migliori rispetto ai giorni precedenti, con la pista che si è gommata dopo una decina di giri. All’inizio il degrado dei nostri pneumatici è stato certamente elevato, anche su quelli a mescola media, ed è la ragione per la quale alcuni piloti hanno anticipato sostituzione.”
(Nella foto, Robert Kubica mentre controlla in controsterzo la Renault durante il GP del Canada a Montreal)
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