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La Ferrari evoluzione funziona

La Ferrari evoluzione funziona

25 giu 2010

La Ferrari “nuova” funziona. E gli stessi tecnici dello staff del'ingegnere Aldo Costa, capo progettista delle "rosse", l’hanno definita “competitiva”. Quanto la versione con gli scarichi bassi schierata a Valencia sia realmente più veloce rispetto alla versione standard, usata cioè fino al Gran Premio del Canada, è comunque presto per dirlo. Ma era dal GP del Bahrain, prima gara stagionale, che non si vedeva una “rossa” costantemente nelle posizioni di testa per tutta la sessione di prove. E, soprattutto, capace, ogni volta che scendeva in pista, di abbassare i propri tempi. Sia con le gomme dure sia con quelle morbide; le specifiche dei pneumatici Bridgestone di Valencia sono infatti le stesse di Montreal, quindi “super soft” e “medium”. Ma in Spagna il degrado preoccupa di meno.
Nella prestazione di Fernando Alonso ha certamente influito positivamente anche la natura della pista, che è un circuito cittadino. Però, quando si prova qualcosa di totalmente nuovo, la cosa importante è che niente si rompa.
Nel caso degli scarichi bassi, il problema vero sono le temperature dei gas di scarico che rischiano di danneggiare la carrozzeria. La F10 modificata non sarà bellissima  – i terminali non sono "a fetta di salame”, cioè a filo della carrozzeria, ma sporgono sensibilmente – e la revisione dei radiatori per migliorare il raffreddamento nelle gare del periodo estivo l’ha resa inevitabilmente anche più massiccia. Però funziona. Ed è questo che alla fine conta.
Fernando Alonso si è tuttavia mostrato super-prudente dopo le due sessioni di prove non valide per lo schieramento: «È difficile dire se abbiamo compiuto un passo avanti, il feeling è però buono». Felipe Massa si è sbilanciato un poco di più: «Si sente che adesso la monoposto ha più aderenza».
Erano davvero identiche, le due vetture, come sostiene il brasiliano? La spagnolo ha accennato a «alcune parti di sicuro utilizzo, altre sperimentali» che sono state collaudate nelle libere di venerdì. Dovrebbe trattarsi delle geometrie della sospensione, in vista di futuri sviluppi. È probabile che qualche piccola differenza ci fosse, almeno nelle prime due sessioni di libere.


   La classifica della seconda sessione di prove libere 
 1.  Alonso       Ferrari               in 1’39”283           
 2.  Vettel       Red Bull-Renault          a 0”056
 3.  Webber       Red Bull-Renault          a 0”144 
 4.  Rosberg      Mercedes                  a 0”367
 5.  Hamilton     McLaren-Mercedes          a 0”466
 6.  Kubica       Renault                   a 0”597
 7.  Massa        Ferrari                   a 0”664
 8.  Sutil        Force India-Mercedes      a 0”737
 9.  Button       McLaren-Mercedes          a 0”746
10.  Barrichello  Williams-Cosworth         a 0”891
11.  Schumacher   Mercedes                  a 1”004
12.  Liuzzi       Force India-Mercedes      a 1”104
13.  Petrov       Renault                   a 1”335
14.  Kobayashi    Sauber-Ferrari            a 1”623
15.  de la Rosa   Sauber-Ferrari            a 1”662
16.  Buemi        Toro Rosso-Ferrari        a 1”832
17.  Hulkenberg   Williams-Cosworth         a 2”088
18.  Alguersuari  Toro Rosso-Ferrari        a 2”174
19.  Kovalainen   Lotus-Cosworth            a 3”184
20.  Trulli       Lotus-Cosworth            a 3”710
21.  Glock        Virgin-Cosworth           a 4”528
22.  di Grassi    Virgin-Cosworth           a 4”571
23.  Senna        HRT-Cosworth              a 4”812
24.  Chandhok     HRT-Cosworth              a 5”283



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