Autosprint

La Fia difende il GP d’Europa

La Fia difende il GP d’Europa

29 giu 2010

Al Gran Premio d’Europa, a Valencia, Lewis Hamilton ha superato la “safety car” guidata dal pilota tedesco Bernd Maylander alle ore 14.19, mentre l’analisi dell’infrazione commessa dall’inglese della McLaren da parte dei commissari sportivi Fia, tra i quali l’ex pilota tedesco Heinz-Harald Frentzen, è cominciata 23 minuti più tardi, alle 14.42, al 20esimo giro. La penalizzazione data a Hamilton, il “drive through” cioè il passaggio lento ai box, è affibbiata alle 14.49, quindi alla 25esimo tornata. A quel punto, però, la sanzione valeva quanto un buffetto sulla guancia. La Federazione Internazionale dell’Automobile sostiene che la decisione nei confronti dell’inglese della McLaren è stata presa rapidamente, e indica in 7 i minuti trascorsi; dalle ore 14.42 in cui inizia l’indagine dei commissari alle 14.49, orario in cui la penalizzazione è stabilita. L’equivalente perciò di 4 giri.
Non è andata proprio così: il ritardo clamoroso, quello che di fatto ha condizionato il risultato finale del Gran Premio d’Europa, è nei 23 minuti che trascorrono dall’infrazione di Lewis Hamilton al momento in cui gli uomini Fia comincia a discutere dell’episodio, che implica le norme 40.6 – “la safety car entra in circuito indipendentemente dalla posizione della monoposto leader della coirsa “ – e soprattutto 40.7 del regolamento sportivo del campionato del mondo di Formula 1 2010: “Per assicurare che i piloti rallentino a sufficienza, dal momento in cui è esposto il segnale “safey car deployed” sui monitor dei tempi fino al momento in cui ogni monoposto passa per la prima volta la prima linea della safety car, i piloti debbono rimanere al di sopra del tempo minimo calcolato dalla centralina della Fia”.
In sostanza: se la monoposto passa la linea 2 della “safety car”, che è dopo l’uscita dei box, prima della “safety car” può continuare a correre a una velocità moderata, altrimenti la monoposto in questione deve assolutamente porsi dietro la vettura della sicurezza. Cosa che non ha rispettato Lewis Hamilton, e al contrario hanno invece osservato i due ferraristi, Fernando Alonso e Felipe Massa.

(Nella foto si notano i segnali luminosi esposti sul rettifilo dei box di Valencia che indicano “SC”, cioè “safety car”. Robert Kubica, con la Renault, ne approfitta e rientra immediatamente al box. Le Ferrari di Alonso e Massa hanno invece già superato l’ingresso dei box)


Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Il fuori pista che non ti aspetti: Mercedes sotto i riflettori

I protagonsiti della Formula 1 fanno parlare di sè, ma non sempre si tratta di ciò che accade in pista. Nella settimana di pausa del mondiale Mercedes è stata protagonista

Marko e la grande illusione svanita: McLaren resta avanti di 4 decimi

La stretta sulla flessibilità delle ali non ha frenato la competitività della MCL39, Red Bull ha bisogno di una monoposto competitiva ovunque per la sfida al titolo
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi