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Analisi prove libere GP Belgio

Analisi prove libere GP Belgio

27 ago 2010

La Ferrari è competitiva. La McLaren-Mercedes  si nasconde. La Red Bull-Renault non è lontana. Il responso delle prime due sessioni di prove libere del Gran Premio del Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, considerato il più affascinante e tecnico della stagione della Formula 1, è abbastanza chiaro, malgrado le condizioni meteorologiche, cioè la pioggia e la pista bagnata e poi quasi asciutta. E' stata in sostanza una giornata un po' complicata, appunto per la situazione meteo. Sono stati usati tuttti e quattro i tipi di pneumatici a disposizione: due da bagnato e altrettanti da asciutto. Proprio del comportamento della monoposto in condizione di pioggia si è lamentato Felipe Massa, che nel turno del pomeriggio si è visto rifilare oltre mezzo secondo dal compagno di squadra Alonso; che è stato il più veloce nella prima e nella seconda sessione. La Ferrari, per la verità, ha fatto buon uso degli ultimi minuti del turno pomeridiano, dopo un’incredibile interruzione delle prove dovuta alla “sospetta presenza di spettatori in un punto pericoloso”. Le monoposto italiane sono state le prime ad allinearsi in uscita dai box: e nell’unico passaggio veloce, lo spagnolo ha battuto tutti, mentre Lewis Hamilton, per esempio, non è riuscito a migliorare la propria prestazione. Lo spagnolo della Ferrari, a differenza di Massa, si è dichiarato piuttosto contento dell’assetto della F10; che per Spa è stata dotata del nuovo diffusore con vistose aperture, che permettono il soffiaggio degli scarichi anche sotto lo scivolo. Dopo aver dominato la prima sessione, Alonso si era messo in evidenza anche nell’ultima parte della seconda, ogni volta che le condizioni gli permettevano di cambiare gomme. Alla Ferrari, tuttavia, ritengono che le Red Bull abbia sempre girato con parecchia benzina nei serbatoi. Infine, tutti si sono detti contenti, su una pista con lunghissimi rettilinei, del sistema “F-Duct”, che permette di mandare in stalla l’alettone posteriore e guadagnare così velocità massima. Anche quello nuovo della Renault, nonostante Robert Kubica e Valery Petrov siano costretti in certe curve a staccare una mano dal volante.


   I tempi della seconda sessione di prove libere, che è stata la più veloce
 1. Fernando Alonso     Ferrari               in 1’49”032
 2. Adrian Sutil        Force India-Mercedes   a    0”125
 3. Lewis Hamilton      McLaren-Mercedes       a    0”216
 4. Robert Kubica       Renault                a    0”250
 5. Felipe Massa        Ferrari                a    0”556
 6. Sebastian Vettel    Red Bull-Renault       a    0”657
 7. Jenson Button       McLaren-Mercedes       a    0”723
 8. Pedro de la Rosa    Sauber-Ferrari         a    1”049
 9. Rubens Barrichello  Williams-Cosworth      a    1”096
10. Kamui Kobayashi     Sauber-Ferrari         a    1”168
11. Vitaly Petrov       Renault                a    1”219
12. Michael Schumacher  Mercedes               a    1”309
13. Nico Rosberg        Mercedes               a    1”350
14. Jaime Alguersuari   Toro Rosso-Ferrari     a    1”650
15. Nico Hulkenberg     Williams-Cosworth      a    1”799
16. Vitantonio Liuzzi   Force India-Mercedes   a    2”488
17. Sebastien Buemi     Toro Rosso-Ferrari     a    2”491
18. Mark Webber         Red Bull-Renault       a    2”604
19. Heikki Kovalainen   Lotus-Cosworth         a    4”448
20. Jarno Trulli        Lotus-Cosworth         a    4”607
21. Lucas di Grassi     Virgin-Cosworth        a    5”293
22. Bruno Senna         HRT-Cosworth           a    6”719
23. Sakon Yamamoto      HRT-Cosworth           a    7”007
24. Timo Glock          Virgin-Cosworth        a   14”147 

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