Per 85 millesimi non parte in pole position, Lewis Hamilton. Un'inezia, pochi centimetri che può aver lasciato un po' ovunque fra la frenata della prima curva, la Source e l'accelerazione successiva nel rettifilo in discesa che porta all'Eau Rouge. Cioè l'unico tratto che nel minuto finale di qualifica è stato colpito dalla pioggia e Hamilton ha trovato umido all'inizio del suo giro di qualifica. Quanto bastava per perdere tempo prezioso. Nel resto del giro Hamilton è riuscito a recuperare quasi tutto il distacco, a compiere un giro perfetto, rapido quasi quanto quello di Webber nonostante avesse dovuto percorrere una curva intera sul bagnato. Un giro quasi record, quasi per via di quegli 85 millesimi in più che lo hanno relegato in seconda posizione. Fino a quel momento, specie in Q2, Hamilton era stato il dominatore delle prove: sempre fra i migliori tempi, su asciutto e bagnato.
Lui però non sembra prendersela più di tanto.
«Pole persa oggi? No – dice - Webber ha fatto un gran tempo e si merita la pole. Sono stato il primo a uscire nella Q3 e ho fatto un buon giro ma sono stato un po' lento (solo quinto, ndr); poi l'altro tentativo è stato un gran giro ma ho trovato l'acqua alla prima curva che mi ha rallentato, ma la cosa importante è essere lì in prima fila a poter lottare per la gara».
Lewis però non spiega tutto fino in fondo: lui il primo tentativo l'ha fatto con gomme soft usate perché aveva conservato un solo treno nuovo e ha preferito impiegarlo nel finale. Per questo è stato abbastanza lento in quel primo giro, mentre nel secondo ha trovato la pioggia che non gli ha permesso di mettere a frutto completamente il vantaggio di avere sotto la macchina gomme nuove.