La sorpresa di Spa potrebbe essere anche Robert Kubica. Con una Renault avvantaggiata dall'aver introdotto anche lei il nuovo F-Duct che la mette alla pari di Ferrari, McLaren e Red Bull. Un disposiivo che secondo il polacco fa guadagnare 8 decimi al giro. E la differenza si è vista, perché Kubica nel Q1 ha stabilito il secondo miglior tempo approfittando dell'asfalto umido, nel Q2 è stato quarto e nel Q3 ha stabilito il terzo tempo a 322 millesimi dalla pole di Webber.
Kubica non è mai stato così carico e medita il colpaccio su una pista che lo esalta. «I miglioramenti sembrano aver funzionato davvero bene. Siamo stati fra i migliori in tutte le condizioni, ho avuto un solo momento un po' problematico, sull'ultima curva e l'ultima chicane. Sapevo che non avrei potuto fare un secondo giro e pregavo per la pioggia: ho visto le gocce ma non sono state sufficienti a rallentare Hamilton. In gara penso sicuramente di poter andare bene e non temo gli imprevisti del tempo perché con tutte le condizioni variabili sono sempre stato tra i primi cinque. Ci faremo vedere».