Con la quinta vittoria stagionale Alonso è andato in testa al mondiale e ora ha 11 punti di vantaggio su Webber. Una gara incredibile, durata tre ore e mezzo tra rinvii e ritardi, pioggia e safety-car. Quasi 20 giri su 55 percorsi a tratti intermittenti dietro la vettura di sicurezza, una corsa sempre nella scia della Red Bul di Vettel per metterlo sotto pressione, non lasciarlo mai tranquillo. Poi la rottura del motore Renault della Red Bull, il sorpasso e la vittoria.
La pioggia di oggi aveva già messo il sorriso sul viso di Alonso prima del via. Sapeva che era la condizione ideale per cercare un attacco.
«Già ieri in prova abbiamo visto che la nostra macchina era molto forte e quando stamattina abbiamo visto la pista bagnata, sapevamo che sarebbe stata una gara difficile da finire, sarebbe stata dura per le gomme. Ma era una grande opportunità».
Aggiunge Andrea Stella, l’ingegnere di macchina di Alonso: «Sapevamo che era una corsa difficile e piena di imprevisti col bagnato, ma era comunque una opportunità per noi, perché in condizioni di gara asciutta le Red Bull sarebbero state troppo forti per noi, invece la pioggia ci dava una chance in più».
E Alonso l’ha colta con una gara magistrale. E accorta. Ha guidato di fino, tenendo sempre Vettel sotto pressione, ma senza forzare troppo il ritmo nelle “esse” per non deteriorare troppo le gomme intermedie montate a metà gara per poter sferrare un attacco a Vettel nei giri finali. Non è servito perché ha ceduto il motore della Red Bull e ad Alonso si è spalancata davanti la vittoria.
Dice ancora Stella: «Negli ultimi minuti Alonso dentro il casco rideva, non riusciva a trattenere la gioia. Cantava gridava, diceva che questo successo ce lo meritavamo per il gran lavoro fatto».
Però quando Alonso, a freddo, parla del mondiale in cui ormai è lanciatissimo torna con i piedi per terra. Gli 11 punti di vantaggio in classifica su Webber, i 21 su Hamilton e i 25 punti su Vettel non lo rendono ancora tranquillo anche se la strada è in discesa.
«Per la classifica non si può stare tranquilli. Con questi punteggi nuovi può cambiare di tutto anche con una semplice gara: basta non prender punti in una corsa e si perdono di colpo 25 punti, guardate quello che è successo a Webber e Vettel. La chiave per il campionato perciò è essere costanti, andar sempre sul podio come ho sempre detto io da agosto ad oggi. Per vincere il titolo dobbiamo essere sul podio anche nelle ultime due corse e lottare per la vittoria».