Sembrava la gara ideale per Hamilton, che mentre i piloti all’inizio giravano dietro la safety-car per non correre rischi, invocava via radio il via della corsa dicendo che le condizioni di pioggia e visibilità erano abbastanza buone per poter correre. Unico fra tutti i piloti che invece si lamentavano per la scarsa sicurezza. Eppure Hamilton nella corsa che sembrava disegnata su misura per le sue caratteristiche è mancato. Vero, ha ottenuto un secondo posto che lo rimette in corsa per il mondiale, ma ha perso nettamente il duello con Alonso (e anche con Vettel), lui che è un mago sul bagnato come aveva dimostrato a Spa.
Lui si lamenta delle gomme che si erano consumate eccessivamente. «Sono molto felice - dice - ho fatto qualche errore ma le condizioni erano difficili, Alonso è andato più forte di me perché forse aveva più grip e io alla fine non avevo più gomme. Le posteriori erano completamente consumate».
Infatti si è visto che a fine cosa, appena sceso dalla sua McLaren, è andato a sincerarsi del consumo del battistrada nei pneumatici posteriori. Probabilmente è anche un problema cronico di questa MP4-25: forse le McLaren hanno un assetto che le porta a consumare eccessivamente le gomme. La riprova viene dalla scialba gara di Button, fuori dai punti (solo 12°) e sempre in difficoltà in pista per lo scarso grip. Ha subìto sorpassi da piloti che di solito non vede neanche (Sutil, Heidfeld, Alguersuari), è stato il primo a sostituire i pneumatici da bagnato e non per un azzardo strategico, ma per reale necessità; e si è persino girato nel finale per mancanza di aderenza.
A caricare le McLaren ci prova il d.s. Whitmarsh: «Il nostro secondo posto è importante, ma speravamo di vincere e non ce l’abbiamo fatta. Però restano ancora due corse e siamo in lotta per il mondiale».
Più per quello Costruttori a dir la verità, dove la McLaren è a soli 27 punti dalla Red Bull, che per quello Piloti dove Hamilton è staccato di 21 punti mentre Button, che è a quota -42 punti, è solo per la matematica ancora in corsa ma in realtà si è ormai già di fatto tolto dalla testa la corona di campione del mondo.