Alonso sperava in Brasile, su una pista favorevole, di incrementare il vantaggio di punti su Webber. Invece si ritrova ad averne persi tre e andrà ad Abu Dhabi con appena 8 punti di vantaggio. Tanti e pochi nello stesso tempo.
Alonso nasconde il disappunto dietro il solito sorrisino un po' forzato: «Ho perso troppo terreno nei primi giri di corsa cercando di superare prima Hamilton, poi Hulkenberg, e ho perso quei 10/12 secondi che erano impossibili da colmare. Avevo un passo simile al loro, in qualche momento ero più veloce e in altri momenti più lento, ma quando sei così indietro c'è poco da fare».
Nemmeno la safety-car uscita a venti giri dalla fine ha aiutato la rimonta di Alonso.
«La safety-car è stata un aiuto solo a metà, perché quando hai sette macchine doppiate in mezzo, tra te e i tuoi avversari, gli altri se ne vanno. Però sono soddisfatto perché ho preso il terzo posto, ho passato due macchine nei primi giri (Hamilton e Hulkenberg, ndr) e salvato la situazione. Vedremo che accadrà ad Abu Dhabi. Adesso il mondiale Piloti è aperto, con la vittoria di Vettel anche lui è tornato perfettamente in gioco e vedremo che succederà laggiù.
Molti complimenti ad Alonso sono venuti dal suo ingegnere di pista, Andrea Stella: «Fernando ha fatto all'inizio due sorpassi fantastici».
Più laconico invece Domenicali: «Il terzo posto è importante visto com'era andata la qualifica di sabato».
Già, ma intanto la Ferrari guarda con preoccupazione all'ultima gara perché il titolo per Alonso può arrivare soltanto se ad Abu Dhabi, nell'ultima corsa, riesce ad inserirsi fra Webber e Vettel. E con la supremazia dimostrata oggi dalla Red Bull è difficile immaginarselo.
Come sintetizza l'ing. Costa, molto realisticamente: «Bisogna vedere come si presenterà la nostra macchina su quella pista: speriamo che il tracciato sia un pochino più favorevole che questo».
Ma c'è poco da sperarci.