La rivoluzione motori del 2013

La rivoluzione motori del 2013

Pubblicato il 1 dicembre 2010, 11:14

Nell'incontro a Ginevra tra la Federazione Internazionale dell'Automobile e i rappresentanti dei team e dei motoristi della Formula 1 sono state tracciate le specifiche tecniche del tipo di motore che sarà utilizzato nel 2013-2018: 4 cilindri in linea, 1.5 litri sovralimentazione mediante turbocompressore – lo stesso per tutti – e Kers, il sistema per il recupero dell'energia cinetica.

Abbiamo chiesto a due grandi ingegneri italiani di fama mondiale, Mauro Forghieri e Gianpaolo Dallara, di ipotizzare le soluziono tecniche correlate all’uso di un motore tanto piccolo – la cilindrata 1.4 litri era in uso negli Anni Ottanta – ma dotato di sovralimentazione e recupero di energia.

«L’installazione - spiega Gianpaolo Dallara, la cui azienda è leader mondiale nella costruzione di monoposto - non è problematica, anche con un basamento in alluminio. Eventualmente bisognerà prevedere una costruzione che aumenti la rigidità. Forse non serve un telaietto di sostegno, bastano due strutture laterali sui fianchi del motore. In un anno e mezzo, usando i sistemi di simulazione oggi disponibili, si può arrivare a progettare e sviluppare un motore di nuovo tipo. Quello che richiederà molte risorse mentali ai costruttori è l’integrazione del recupero di energia. Bisognerà rivedere tutta la trasmissione, e chi non avrà le risorse dovrà rivolgersi ai costruttori che possono svilupparne una».

Mauro Forghieri, mitico ingegnere della Ferrari, esprime altre perplessità sulla formula. «Mi sembra strano che si parli di turbo proprio oggi che tanti costruttori automobilistici studiano altre forme di sovralimentazione. Teoricamente, visti gli angoli di fasatura, il turbocompressore ha il suo frazionamento ideale nel tre cilindri e una doppia turbina sembrerebbe concepita per un V6, ma si può fare anche con il quattro cilindri; spero autorizzino la geometria variabile delle turbine... Un’idea potrebbe essere quella di utilizzare uno dei due turbo per caricare il Kers e poi trasferire automaticamente anche questa potenza al motore sui rettilinei, a meno che non ci siano limitazioni regolamentari. Anche per l’installazione potrei suggerire una disposizione tale da creare un trave che renda “portante” un motore 4 cilindri. Però non si può sviluppare tutto il progetto ai simulatori, servirà realizzare almeno un modello. E quanto ai costi, con il recupero di energia potrebbero essere contenuti solo se il Kers fosse standard».

(Nella foto, il motore BMW di Formula 1 4 cilindri in linea 1.4 litri turbo utilizzato negli Anni Ottanta)

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