Nella
terza giornata dei test invernali della Formula 1 sul circuito di
Jerez de la Frontera
(che abbiamo seguito integralmente qui) Nick
Heidfeld ha concentrato l'attenzione su di sé: in primo luogo perché arrivava alla
Renault quale possibile sostituto dell'infortunato Robert
Kubica, dovendo dimostrare non certo di essere pari al polacco, ma almeno all'altezza del ruolo; in secondo luogo perché è arrivato a... strafare, insidiando e poi superando Fernando
Alonso nel ruolo di autore del
giro più veloce nella sessione odierna (e il secondo della settimana, dopo quello di ieri di Michael
Schumacher).
È pur vero che "
Quick Nick" ha stabilito quel tempo con le più soffici delle
Pirelli a disposizione, mentre
Alonso (che sul casco portava un richiamo a quello di
Kubica) si è per lo più concentrato su turni lunghi in assetto gara, ma questo vale in tutti i test e anche per gli altri presenti. In ogni caso crediamo di poter affermare con poche probabilità di smentita che questo
miglior tempo di oggi gli valga ormai il posto da
titolare nel team
Renault, se poi questo era ancora in dubbio. Teoricamente a Bruno
Senna doveva essere data già da ieri la possibilità di effettuare qualche giro al volante della
R31, ma ciò non si è verificato.
Prove mirate alla distanza anche per il plurititolato
Schumacher, che infatti si è scocciato per le ultime tre bandiere rosse del pomeriggio (che a suo dire avrebbero compromesso il
programma di sviluppo della W02) e comunque si piazza
terzo nel computo dei tempi, per
pochi centesimi davanti a Lewis
Hamilton. A 2 decimi dai due troviamo Kamui
Kobayashi, anche lui autore dunque di una buona prestazione con la sua
Sauber, ottenuta oltretutto nel corso di una serie di 18 giri consecutivi (quindi con gomme non certo morbide e un sufficiente carico di benzina). Pure Sebastian
Vettel non si è fatto prendere dalla foga e ha lavorato sullo sviluppo della
Red Bull RB7, con turni di 7-8 giri nei quali ha peraltro tenuto un buon passo, simile se non migliore di quello di Alonso. Prove finalizzate alle esigenze di squadra e ingegneri anche quelle di Sebastien
Buemi, Heikki
Kovalainen e Rubens
Barrichello. In particolare la
Williams di quest'ultimo è riuscita a superare solo in parte i problemi, soprattutto al Kers, che avevano fermato in precedenza Pastor
Maldonado. A sua volta Paul
Di Resta ha lottato tutta la giornata con i freni della sua
Force India, che lo hanno portato a compiere anche alcuni "dritti". Prove di routine anche per l'ultimo del gruppo, Jerome
D'Ambrosio al volante della
Virgin.
Insomma, qualcosa si inizia a capire, dai test di
Jerez, pur nella confusione dei carichi di benzina e di gomme anche troppo diverse fra loro nelle prestazioni.
Ferrari e
Red Bull sono le squadre a cui tutti guardano con più attenzione: ma se la
Rossa continua a essere fra le protagoniste del giro veloce, la RB7 ha un
passo invidiabile sulla distanza. Lo si è visto anche questo sabato, pur se la miglior prestazione assoluta è andata alla
Renault di Nick
Heidfeld: con piena soddisfazione di pilota e squadra, che ora possono tranquillamente annunciare chi sarà il sostituto di
Kubica. Fernando ha fermato i cronometri su 1’20”493, ovvero a 0”132 dalla
Renault, al quarantesimo di una maratona di ben 131 giri. Nessun altro gira come la
Ferrari, che nel pomeriggio si è dedicata a un test di
durata con tre mescole di pneumatico diverse. I tempi sul giro, a seconda della gomma usata, variano anche di
due secondi.
Vettel, intanto, si è concentrato su una serie di giri quasi sempre su un ritmo impressionante per tutti, 1’22”-1’23”.
«E non ho usato mai le gomme super-soft», diceva alla fine il campione del mondo. La
Mercedes continua a tenere un buon ritmo con
Schumacher, che a volte sorprende persino se stesso. La
W02 sembra avere un passo di gara non distante da quello
Ferrari ma non altrettanto buono di quello della
Red Bull.
Meno si capisce della
McLaren, sempre impegnata in cervellotiche prove sui diversi tipi di scarico e oggi - guidava
Hamilton - trattenuta a lungo ai box “da una mancanza di parti di ricambio”, secondo le fonti ufficiali (è nella pausa pranzo che vengono cambiati i
terminali, e ci sono tre configurazioni diverse: convenzionale, avanzata e centrale nello sfogo posteriore).
Questi i migliori tempi della giornata:
1 Nick Heidfeld (Renault R31) 1'20"361
2 Fernando Alonso (Ferrari F150th) 1'20"493 a 0"132
3 Michael Schumacher (Mercedes W02) 1'21"054 a 0"693
4 Lewis Hamilton (McLaren MP4-26) 1'21"099 a 0"738
5 Kamui Kobayashi (Sauber C30) 1'21"242 a 0"881
6 Sebastian Vettel (Red Bull RB7) 1'21"574 a 1"213
7 Sebastien Buemi (Toro Rosso Str6) 1'21"681 a 1"320
8 Heikki Kovalainen (Lotus T128) 1'21"711 a 1"350
9 Rubens Barrichello (Williams FW33) 1'22"227 a 1"866
10 Paul Di Resta (Force India VJM04) 1'22"945 a 2"584
11 Jerome D'Ambrosio (Virgin MVR-02) 1'25"471 a 5"110