Red Bull
1 Sebastian Vettel
2 Mark Webber
La tecnica della moderna F.1 si basa su un rapporto di forze. Da una parte il carico aerodinamico che tiene la vettura incollata al suolo, dall’altra la resistenza all’avanzamento che la frena. Quanto più il rapporto fra queste due grandezze è favorevole, tanto maggiore è l’efficienza. Adrian Newey, a 58 anni, è ancora il punto di riferimento per tutti i progettisti. Ha dato vita alle Williams imbattibili dei primi Anni ‘90, alle McLaren del dominio argento, e adesso, dopo un “rodaggio” piuttosto lungo, ha messo a punto anche la struttura tecnica della ex Jaguar. Le sue idee spesso le butta giù a matita su un foglio, infischiandosene del computer. È mancino e dotato di un tratto da artista. Così, guardando le sue creazioni, a prima vista sempre che non ci sia niente di speciale. Poi, a parlare, sono i risultati della pista. Questa RB7 sembra la logica evoluzione del progetto che ha dominato la stagione 2010, ma per la prima volta nella storia della squadra dovrebbe portare in gara il recupero di energia. Non sofisticato come quelli adottati da altri top team, ma circondato dal mistero per la disposizione “strategica” di alcune componenti. È la storia, la missione Red Bull: vincere spendendo meno degli altri (190 milioni per la stagione scorsa) ma applicando le stesse idee in maniera geniale. Il rovescio della medaglia sono gli errori incredibili, soprattutto di affidabilità. Da evitare.
IL MOTORE
Renault RS27
IL TEAM
Team principal
Chris Horner
responsabile tecnico
Adrian Newey
progettista capo
Rob Marshall
LA STORIA
mondiali costruttori 1
gp iniziati 107
vittorie 15
pole position 20
giri più veloci 12
PODI 27
prima fila 29
giri percorsi 10.737
km percorsi 53.768
gp in testa 28
giri in testa 1.010
km in testa 5.112
punti (costruttori) 754,5
punti (piloti) 754,5
McLaren
3 Lewis Hamilton
4 Jenson Button
La McLaren si è data, quest’anno, una nuova struttura, riqualificando Paddy Lowe come direttore tecnico (un ruolo che prima, incredibilmente, mancava). Per anni, a curare il progetto erano, a stagioni alternate, Tim Goss e Pat Fry: poi quest’ultimo è passato alla Ferrari. E oggi, la McLaren si interroga sulla bontà delle soluzioni studiate per la Mp4-26. Mentre un po’ tutti hanno cercato di “alleggerire” il retrotreno, di snellire le forme per migliorare il flusso d’aria e aiutare il “lavoro” dell’ala posteriore, Tim Goss ha studiato una struttura molto chiusa, piuttosto larga e soprattutto molto lunga. Con fiancate tutte particolari, caratterizzate da una presa d’aria alta e stretta e un incavo nel mezzo che dovrebbe servire a convogliare l’aria verso il retrotreno. E una collezione di scarichi, sfoghi d’aria, diffusori provati direttamente in pista durante i test. Magari il concetto funziona, ma all’atto pratico la Mp4-26 si è rivelata laboriosa nella messa a punto e non al livello - almeno non da subito - delle principali concorrenti. È un po’ la storia della McLaren degli ultimi anni: si cercano soluzioni sofisticate e poi bisogna correre dietro allo sviluppo. Il motore è ancora l’ottimo Mercedes, sul Kers si è lavorato molto (la squadra è stata la prima a vincere nel 2009 con il recupero di energia) ma i dubbi rimangono. Button e Hamilton non sono entusiasti all’inizio della stagione.
IL MOTORE
Mercedes FO108Y
IL TEAM
Team principal
MARTIN WHITMARSH
Direttore generale
JONATHAN NEALE
Direttore tecnico
PADDY LOWE
LA STORIA
mondiali costruttori 8
gp iniziati 684
vittorie 169
pole position 146
giri più veloci 142
PODI 363
prima fila 247
giri percorsi 71.955
km percorsi 341.626
gp in testa 296
giri in testa 9.966
km in testa 47.204
punti (costruttori) 3.835,5
punti (piloti) 4153,5
Ferrari
5 Fernando Alonso
6 Felipe Massa
Zeppa di richiami ai 150 anni dell’unità nazionale, la monoposto di Maranello ha dovuto cambiare nome per evitare le accuse della Ford. È la cinquantasettesima F.1 del Cavallino, affidata a una triade tecnica collaudata: Aldo Costa (direzione tecnica), Nikolas Tombazis (progetto) e Luca Marmorini (motori). Al principio non aveva stupito per le innovazioni, ma la veste definitiva non è apparsa nei test invernali. Il recupero di deportanza, con la scomparsa del doppio diffusore, è “affidato” alle forme del retrotreno, molto snello, grazie anche a sospensioni miniaturizzate. Davanti, il muso alto ormai di scuola classica. Alla Ferrari serve un piccolo salto per rivincere quel mondiale piloti che manca da quattro anni (tre per il Costruttori). Salto di qualità, ma anche di autostima per una gestione che deve convincersi a voltare pagina con il passato targato Jean Todt. Per la preparazione, si è puntato inizialmente sulla ricerca dell’affidabilità, percorrendo migliaia di km in modo da verificare meccanica e sistemi. Primo fra tutti un Kers di fabbricazione italo-americana, che verrà usato in maniera “scientifica”, dosando la potenza supplementare in ogni tratto del circuito. Da questo punto di vista, la F150° Italia è forse anche più raffinata della Red Bull e più solida di Mercedes e McLaren. Ma si sa, è ancora l’efficienza aerodinamica che detta legge in F.1. Oltre alla capacità di far durare le gomme Pirelli...
IL MOTORE
Ferrari 056
IL TEAM
Team principal
Stefano Domenicali
Direttore tecnico
Aldo Costa
Responsabile motori
LUCA MARMORINI
Capo Progettista
Nikolas Tombazis
LA STORIA
mondiali costruttori 16
gp iniziati 812
vittorie 215
pole position 205
giri più veloci 224
podi 471
prima fila 352
giri percorsi 92.681
km percorsi 476.635
gp in testa 382
giri in testa 13.247
km in testa 69.022
punti (costruttori) 4.489,5
punti (piloti) 5.391,27
Mercedes
7 MICHAEL SCHUMACHER
8 NICO ROSBERG
Nelle prove del Gp Giappone 2010, quasi per caso, Nico Rosberg fece togliere una bavetta dal profilo dell’alettone e guadagnò di colpo cinque kmh in rettilineo. Ecco, quello che sta cercando di fare la Mercedes Gp è non ripetere queste situazioni, non complicarsi la vita con progetti cervellotici. Non è detto che ci riesca, perché il suo Kers super-compatto (e super-costoso: una trentina di milioni fra realizzazione e sviluppo) trasforma la vettura in una stufa. Però le premesse, rispetto all’anno scorso, sono diverse. I tedeschi hanno completato l’acquisizione di quello che fu il team Honda e poi la Brawn Gp. Ross Brawn, che resta “team principal” dovrà preoccuparsi un po’ meno della gestione quotidiana, visto che dalla Renault è arrivato Bob Bell come direttore tecnico. A dispetto del nome e delle ambizioni, l’organico di Brackley non era - e non è - esuberante. Eppure quest’anno, per dare un senso a tutta l’operazione, bisogna assolutamente vincere. Se non proprio il mondiale (non ci credono neanche loro), almeno una o due gare. Sarebbero i primi trionfi di una squadra che si richiama a quella che dominò a metà degli Anni ‘50. E visto che Michael Schumacher fa ancora parte della squadra, bisognava anche dargli una monoposto che gli trasmettesse più fiducia. Equazione difficile, con le nuove gomme Pirelli che aiutano l’inserimento in curva ma si consumano in fretta, e non proprio nello stesso modo per tutti.
IL MOTORE
Mercedes FO108Y
IL TEAM
Team principal
Ross Brawn
Mercedes Manager
NORBERT HAUG
Responsabile motori
Thomas fuhr
Direttore tecnico
Bob Bell
LA STORIA
gp iniziati 31
vittorie 9
pole position 8
giri più veloci 9
PODI 13
prima fila 13
giri percorsi 4.204
km percorsi 24.548
gp in testa 11
giri in testa 605
km in testa 4.064
punti 353,14
NOTE Le statistiche ?comprendono anche ?il team mercedes che partecipò al mondiale ?di f.1 negli anni ?1954 e 1955
Renault
9 NICK HEIDFELD
10 VITALY PETROV
James Allison ha fatto carriera. Figlio di un ufficiale dell’aeronautica inglese, assunto (come assistente aerodinamico) dalla Benetton di Briatore, passato alla Ferrari, bollato - ingiustamente - di “spia” e addirittura allontanato dalla McLaren nel periodo in cui lavorava come osservatore ai box per Maranello, l’ex ferrarista da sei anni è tornato a casa, a Enstone. Come direttore tecnico, al posto di Bob Bell passato alla Mercedes. E ha dato una svolta al passato con un progetto “radicale”. La Renault R31 avrebbe dovuto essere l’arma di Robert Kubica, senza quel maledetto rally. L’arma nell’arma erano gli scarichi collocati in posizione avanzata, sotto la chiglia anteriore, per sfruttare tutto l’effetto dei gas di scarico a fini aerodinamici. Adesso, almeno finché Robert non si ristabilisce, saranno Heidfeld e Petrov a cercare di sfruttarli. La R31 nasce bene, se non fosse per l’assurda situazione con il gruppo Lotus che per ora fa da sponsor principale e ha subito creato confusione con “l’altra” Lotus, quella dei malesi di Tony Fernandes. Dove può arrivare la squadra diretta in pista dal giovane Eric Bouillier? Forse, fra tutte, è quella che ha il compito più difficile. Nel 2010 era più forte di Williams e Force, ma non abbastanza per sfidare la Mercedes. Ora, magari complici le difficoltà McLaren, dovrebbe cercare l’inserimento stabile fra i top team. A fare la differenza sarà la capacità di far funzionare gli sviluppi durante la stagione. Certo, con Kubica sarebbe stato meglio.
IL MOTORE
Renault RS27-2011
IL TEAM
Team principal
Eric Boullier
Direttore tecnico
James Allison
Responsabile motori
Rob White
LA STORIA
mondiali costruttori 2
gp iniziati 281
vittorie 35
pole position 51
giri più veloci 31
podi 86
prima fila 69
giri percorsi 26.091
km percorsi 125.417
gp in testa 88
giri in testa 2.515
km in testa 12.150
punti 1.245
Williams
11 RUBENS BARRICHELLO
12 PASTOR MALDONADO
Quando ci si chiama Williams e non si vince un Gran Premio da sei anni (Brasile 2004) è difficile anche controllare le proprie ambizioni. La quotazione in Borsa deve servire a migliorare la posizione economica, perché la squadra negli ultimi anni ha perso soldi e sponsor. La Williams ha poco più di 500 dipendenti (più o meno come la Red Bull) e buone attrezzature, ma è rimasta un team “clienti”, alla seconda stagione con il motore Cosworth, del quale comunque i tecnici sono molto soddisfatti. Proprio attorno al V8 inglese è stato costruito uno dei retrotreni più compatti mai visti su una F.1: cambio miniaturizzato, semiassi con inclinazione “estrema”, ingombri così ridotti che la sospensione posteriore deve essere ancorata direttamente al montante dell’alettone. Una soluzione che Sam Michael, il direttore tecnico, ritiene perfettamente logica e anche sicura. C’è il Kers, di tipo convenzionale a batterie (quello a volano non ha mai funzionato, su una F.1). E ci sarebbe la voglia di dare a Barrichello, che ha tanta esperienza, e a Maldonado che ha tanti soldi, una monoposto non solo veloce ma finalmente capace di prestazioni più costanti. L’anno scorso la Williams ha vinto nelle ultime battute la volata nel Costruttori contro la Force India. Quest’anno vorrebbe fare molto di più. Magari andandosi a riprendere, se non la vittoria, quel podio che manca alla squadra da Singapore 2008.
IL MOTORE
Cosworth CS2011
IL TEAM
team principal
Frank Williams
amministratore delegato
Adam Parr
direttore tecnico
Sam Michael
direttore engineering
Patrick Head
LA STORIA
mondiali costruttori 9
gp iniziati 553
vittorie 113
pole position 126
giri più veloci 130
podi 228
prima fila 204
giri percorsi 55.498
km percorsi 263.532
gp in testa 219
giri in testa 7.497
km in testa 34.797
punti (costruttori) 2669
punti (piloti) 2.675