Le
qualifiche al GP di
Spagna hanno dunque continuato a far vedere un'imbarazzante superiorità della
Red Bull, con
Webber che nel momento decisivo ha affondato il colpo e ha preceduto
Vettel di 2 decimi netti. Ottima prestazione di
Alonso che riesce ad inserirsi in seconda fila fra
Hamilton e
Button, però tutti e tre a un secondo dalla pole (e con tempi ravvicinati fra loro di neanche 4 centesimi). Seguono
Petrov, Rosberg, Massa, Maldonado e
Schumacher, con quest'ultimo che ha rinunciato strategicamente al crono nell'ultima fase di qualifica.
Qui il recoconto completo con i tempi, mentre la
gara partirà domani alle
ore 14.
Q3 -
Button è il primo a far segnare un tempo con 1'21"996 ma viene subito rilevato da
Hamilton con 1'21"961, però arriva
Vettel con 1'21"181 a sua volta scalzato da
Webber con 1'20"981. I due della Red Bull decidono di non proseguire e gli altri entrano solo sul finire:
Rosberg si accoda ai primi quattro con 1'22"599 ma è
Alonso che compie un'ottima prestazione issandosi al
quarto posto con 1'21"964. Anche
Petrov fa meglio di Rosberg, sesto con 1'22"471. Seguono
Massa e
Maldonado, mentre
Schumacher rinuncia a completare un giro cronometrato e si accontenta della quinta fila di partenza.
Q2 - La sessione parte senza che
nessuno sia pronto al semaforo verde. Il primo a darsi da fare è
Vettel, che fa segnare il tempo di 1'21"540 anche senza utilizzare il Kers e pare difficilmente battibile o comunque senza rischi per il passaggio in
Q3. Gli si accoda
Webber a poco più di due decimi, seguito a sua volta dalle
McLaren e dalle
Ferrari (nell'ordine
Button, Hamilton, Alonso e
Massa). Però
Rosberg si inserisce al 5° posto con 1'22"569, dunque a un secondo da
Vettel. Con i miglioramenti di
Schumacher e
Petrov,
Massa passa al nono posto, posizione rischiosa davanti a
Buemi e
Kobayashi.
Maldonado fa l'ottavo tempo e
Massa passa decimo.
Alguersuari migliora ma non va più in là del 12° e nemmeno
Kobayashi riesce a migliorarsi, così
Massa è qualificato per la
Q3. Non vi accedono invece
Buemi, Perez, Alguersuari, Kobayashi, Kovalainen, Di Resta e
Sutil. Da notare che la posizione delle
Force India è "studiata": hanno preferito lasciar perdere e risparmiare le gomme per la gara.
Q1 - Inizialmente si mette in luce
Petrov con 1'25"621, ma presto è
Button a scendere sotto 1'25" con 1'24"708. Ma arriva
Webber a far segnare 1'23"938 mentre
Vettel gli si accoda a tre decimi. Poi
Webber scende ulteriormente (1'23"619) e gli si accoda
Alguersuari (1'24"049) mentre
Hamilton fa un errore allargando. Pure
Buemi si mette in evidenza, secondo tempo con 1'23"962, poi superato da
Kobayashi con 1'23"656. La
Ferrari, le
McLaren e le
Mercedes si sono sentite costrette a scendere in pista con le
soft, mentre al vertice passano
Petrov e
Maldonado con 1'23"069 e 1'23"406 rispettivamente. Poi passa davanti
Schumacher con 1'22"960.
Massa è 17°, posizione troppo a rischio, e si vede costretto a forzare stabilendo il 5° tempo con 1'23"506, subito dietro ad
Alonso.
Trulli riesce all'ultimo ad entrare in pista (i soliti problemi di sterzo) e stabilisce 1'26"521, un tempo che purtroppo lo mette alle spalle del compagno di squadra
Kovalainen in 18esima posizione, primo degli esclusi. Lo seguono
Barrichello (problemi al cambio per lui),
Glock, Liuzzi, Karthikeyan e
D'Ambrosio (tutti comunque entro il 107%) con
Heidfeld che non è riuscito a entrare in pista. Chissà che però questa sfortuna non si tramuti in un vantaggio per domani, per il pilota
Renault, avendo preservato le gomme.
Parte alle
ore 14 la prima fase delle
prove di qualifica del GP di
Spagna.
Alla
Renault si sta lavorando alacremente per permettere a
Heidfeld di prendervi parte, dopo che la sua monoposto è stata danneggiata nell'ultimo turno di libere per il
fuoco sviluppatosi a causa di una rottura all'impianto di
scarico.
Per quasi tutti gli altri team, comunque, c'è da operare per cercare di contrastare il
dominio finora messo in mostra dalla
Red Bull, o almeno ridurre i distacchi subiti. In
Ferrari pare ci sia anche da risolvere un piccolo problema al
cambio patito da
Alonso sul finire della sessione del mattino, ma sembra non sia nulla di serio.
Tutti inoltre sono in attesa di vedere che influenza avranno su questa fase le nuove
Pirelli a mescola dura, che si sono rivelate più
durature ma anche più
lente delle precedenti. Questo potrebbe esaltare le differenze già in
Q1 e costringere qualcuno a montare le gomme più morbide anche se non volesse. Allo stesso tempo, però, pare ancor più stringente l'esigenza di
risparmiare le soft per la gara, qualora ci si accorgesse che il
divario prestazionale in corsa non giustificasse la maggior percorrenza possibile
senza rientrare ai box. Insomma, anche queste prove di qualifica potrebbero essere condizionate dalle
scelte strategiche dei team più ancora che dalle prestazioni di
macchine e piloti.