Alonso:"Ferrari più lenta di McLaren"

Alonso:"Ferrari più lenta di McLaren"

6 ott 2011

Fernando Alonso tiene un profilo basso, è prudente. Arrivando in Giappone aveva detto che aveva ancora la motivazione per lottare per il secondo posto nella classifica finale del mondiale. Ora, però, sente quell'obbiettivo molto più lontano. “Tutti parlano della McLaren  - ha detto lo spagnolo - ma quel posto, in teroria, dovrebbe andare a Webber. Comunque la McLaren è più veloce della Ferrari".

L'ingegnere della Ferrari  Nikolas Tombazis prevede una gara “In cui dovremo lottare per la qualifica e poi, in gara, potremmo giocarcela puntando sul degrado delle gomme”. A Suzuka le posteriori scaldano parecchio. Lo facevano anche a Singapore, per dire la verità. E la Ferrari non è andata affatto meglio delle altre, anzi.

E allora? Allora si continua a parlare della famigerata sospensione posteriore denominata “Hcc” - il tipo evoluzione introdotto durante l'estate - e del fatto che sia stata proprio quella la causa della deludente prestazioni nell’ultimo gran premio, sulcircuito cittadino di Singapore. Fernando Alonso non si fa illusioni: “Se prendevamo un secondo a Singapore, lo prenderemo anche qui”.

La Ferrari lavora ormai solo sula monoposto 2012 e a Suzuka, nelle prove libere del venerdì, sarà utilizzata una prefigurazione dell’ala anteriore per l'anno prossimo, probabilmente ispirata alla Red Bull.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Vasseur: "Il passo c'era. Tecnici che abbandonano Maranello? Una barzelletta"

Il team principal spiega le ragioni della performance negativa della Ferrari in Azerbaijan e chiarisce la posizioni della squadra sul tema delle partenze di alcuni tecnici verso altre scuderie

Antonelli: "Speravo nel podio, ma buon risultato per il team"

Il pilota italiano è soddisfatto a metà dopo la gara azera, ma il suo 4° posto è un risultato solido che gli restituisce serenità