Hamilton scontento di sé

Hamilton scontento di sé

10 nov 2011

Lewis Hamilton è scontento. Scontento della sua stagione, anche se, dice, “non sono molti quelli che hanno capito quali sono stati i miei veri problemi”. Scontento di sé “perché io sono sempre così, anzi, tendo a essere troppo duro con me stesso”.

Scontento rispetto a Jenson Button perché a lui manca... la bolla. “Jenson viene ai gran premi con il suo papà la fidanzata, gli amici. Gente che attorno a lui forma come una bolla, una bolla felice. Anch’io, per un certo periodo, ho avuto questo bolla. Ma adesso l’ho persa”. L’inglese della McLaren si riferisce alla rottura professionale con suo padre Anthony – che adesso lavora con Paul di Resta – e a quella sentimentale con Nicole Scherzinger, la seconda e, pare, definitiva per il loro rapporto. C’è chi dice perché lei volesse un figlio e lui non si sentisse pronto, chi dà la colpa a una storia di tradimenti. Non ha importanza.

Per Alonso, Lewis è “l’unico pilota che guarderò con attenzione durante i testi invernali. Perché altri possono vincere se hanno la macchina superiore, lui anche con un’altra vettura”. E intanto Lewis piange ma, all’occorrenza, graffia. Come quando gli chiediamo se, in retrospettiva. considera che la penalità comminata a Felipe Massa al GP dell’India fosse troppo dura. “No – risponde secco l’inglese ec campione del mondo – era giusta così”.

Alberto Antonini

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