GT Italiano e Blancpain per BMW Italia

Ritorna Cerqui, arrivano Roda e il giovanissimo Koebolt nel programma della Roal Motorsport
GT Italiano e Blancpain per BMW Italia

Pubblicato il 16 marzo 2016, 09:43

BMW Italia ha annunciato ufficialmente il proprio programma sportivo 2016, nel pieno dei festeggiamenti per i cent'anni del marchio. A gestire come sempre le operazioni per conto della filiale della Casa bavarese sarà la ROAL Motorsport di Roberto Ravaglia, che si affiderà ad un gruppo quasi interamente "baby". In pista ci sarà una sola vettura, la nuova M6, col suo innovativo propulsore sovralimentato pensato per tenere il passo con le ultime rivali tedesche e italiane. A dispetto della vettura singola, il programma sarà doppio e comprenderà il Campionato Italiano GT e la Blancpain Endurance Series in classe Pro-Am. Nella serie tricolore ci saranno al volante Alberto Cerqui e Stefano Comandini. Il ventitreenne bresciano, già campione italiano Superstars ad appena 18 anni, ritorna in casa ROAL dopo due stagioni di alti e bassi nel Super Trofeo Lamborghini. Il Blancpain vedrà al via un trio con 21 anni e mezzo di età media, che includerà Giorgio Roda (new entry in arrivo dai colori Ferrari), il collaudato Stefano Colombo e Max Koebolt. Appena diciottenne, l'olandese è alla seconda stagione nella serie dopo essere passato in modo quasi diretto dal karting al GT senza alcuna esperienza in monoposto. Una curiosità: la vettura porterà in entrambi i campionati il numero 15, quello con cui Ravaglia stesso aveva conquistato il DTM. «Ci stiamo preparando al meglio in attesa di vedere dove saremo in termini di prestazioni - ha spiegato Ravaglia stesso - Il livello dipenderà anche dal BoP, ma siamo convinti di poter fare bene e penso che il team BMW Italia si meriti degli equipaggi giovani e competitivi. Per quanto riguarda la vettura, io stesso sono stato quasi spaventato dalle dimensioni importanti, ma le prime impressioni sono state buone». «Per i piloti - ha concluso - ci sarà da abituarsi al sedile molto spostato verso il centro e avranno bisogno di chilometri per sapere come affrontare i cordoli. La M6 sembra anche facile da mettere a posto, ma di solito una macchina facile non è necessariamente competitiva. Stiamo aspettando di avere le indicazioni dei piloti su come migliorarla e portarla al massimo del suo potenziale». Marco Cortesi bmw1 bmw2 bmw3

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