Mick Schumacher scopre la Formula 2

Potenza e peso extra, le grandi differenze che il salto dalla F3 europea alla Formula 2 ha presentato subito a Schumacher. Nel 2019 focus assoluto sulla serie cadetta, senza distrazioni né programmi di libere in F1
Mick Schumacher scopre la Formula 2
© FIA Formula 3

F.P.F.P.

Pubblicato il 29 novembre 2018, 17:48 (Aggiornato il 29 novembre 2018, 18:00)

Primi chilometri al volante di una Formula 2 per Mick Schumacher. La giornata di test a Yas Marina vale la presa di contatto con la monoposto gestita dal team Prema. Dodicesima prestazione a fine sessione, 1’50”802 a 9 decimi dal riferimento fissato da Deletraz. 

La scoperta di un nuovo mondo per il campione della Formula 3 europea, mondo che non seguirà il rivale Dan Ticktum, piuttosto, determinato a collezionare i punti necessari a ottenere la Superlicenza di Formula 1, tra la Serie invernale di Formula 3 asiatica e la Toyota Racing Series in Nuova Zelanda, poi l’impegno in Super Formula.

Schumacher ha saggiato le immediate differenze tra la serie vinta nel 2018 e la palestra che lo attenderà il prossimo anno: “È stato eccitante girare in pista con una macchina così potente, dovendo svolgere un paio di giornate di test ho dovuto fare attenzione ma è stato assolutamente bello correre su una pista appena lasciata dalle Formula 1”, racconta a motorsport-magazin.

Focus posto completamente sul campionato di Formula 2, senza altre distrazioni né progetti di effettuare sessioni di libere in Formula 1 il prossimo anno, assicura. “Peso e potenza sono l’enorme differenza che ho trovato rispetto alla Formula 3, il punto è che le prestazioni sono incredibili, è incredibile quanto vai più veloce sul rettilineo. Anche la trazione fuori dalle curve è molto più alta, è una serie più divertente con le gomme larghe”, ha aggiunto Mick al termine della prima sessione. Domani sarà nuovamente in azione per la seconda delle tre giornate di test in programma.

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