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Audi in affanno, Toyota ci crede

Audi in affanno, Toyota ci crede

23 giu 2013

Da Le Mans (Francia) - Alberto Sabbatini

Quella che era iniziata come una lunga cavalcata dell'Audi, dominatrice nella prima parte di corsa con tre auto ai primi tre posti, in piena notte ha cambiato faccia: in piena notte, a quasi metà corsa, è rimasta una sola Audi a battersi per la vittoria: la n.2 di McNish-Duval-Kristensen, quella della pole, che è l'unica che è stata esente da guai. E Kristensen ora può permettersi di sognare anche la 9ª vittoria a Le Mans. La n.1 invece, l'Audi vincitrice dell'ultima due edizioni di Treluyer-Fassler-Lotterer, che ha guidato la corsa per sette ore, è affondata oltre le prime 16 posizioni per un guasto all'alternatore la cui sostituzione ha richiesto 43 minuti con la perdita di un totale di 12 giri. Quasi contemporaneamente, in quella maledetta (per l'Audi) settima ora anche la n.3 di Genè-Di Grassi-Jarvis ha perso tempo prima per una foratura con conseguente testacoda alla curva Dunlop che l'ha costretta a percorrere un intero giro su tre ruote per tornare ai box perdendo oltre 5 minuti, e poi è stata colpita da un problema all'impianto luci che le è costato una ulteriore sosta con altri 4 minuti persi per la sostituzione del cofano anteriore.

Così le due Toyota, che avevano battagliato con l'Audi soltanto nei primissimi giri di corsa e che poi viaggiavano costantemente 5" al giro più lente delle auto tedesche hanno risalito la classifica e nella notte difendono la seconda e terza posizione ad un giro circa di distacco dall'Audi battistrada. Da segnalare il primo posto virtuale fra i privati di Belicchi, quinto assoluto con la Lola-Rebellion.

Questa 90ª edizione della Le Mans prosegue in un clima di tristezza per la morte di Allan Simonsen, pilota dell'Aston Martin n.95 avvenuta al terzo giro di corsa a Tertre Rouge nel violento impatto contro le barriere avvenuto frontalmente. Sembra ormai appurato che Simonsen sia morto praticamente sul colpo per la violentissima decelerazione subita dalla macchina e dal suo corpo nell'urto. Ma la causa dell'incidente, dalle riprese della camera car di un concorrente che seguiva, è dovuta alla perdita di controllo per via del cordolo bagnato su cui la macchina era salita in uscita di curva.

Nella GT si assiste al dominio Aston Martin inizialmente con la n.97 di Dumbreck-Mucke-Turner ma poi, grazie a un ottimo doppio stint di Bruno Senna nelle prime ore notturne, si è portata in testa la vettura gemella n.99 che il brasiliano condivide con Makowiecki e Bell. Le due Aston stanno duellando da inizio gara con la Porsche 991ufficiale di Lieb-Lietz-Dumas, mentre l'altra Porsche (Bergmeister-Pilet-Bernhard) e le due Ferrari 458 di Bruni-Fisichella-Malucelli e Kobayashi-Vilander-Beretta sono rimaste inizialmente attardate dalla safety car entrata a centro gruppo nell'incidente iniziale, che le ha staccate di almeno 2 minuti da Aston e Porsche rivali. E poi la vettura di Bruni ha sofferto di un problema al pedale dell'acceleratore. Comunque le Ferrari non si stanno rivelando competitive per via delle limitazioni all'autonomia imposte dal regolamento.

In Lmp2, la categoria più numerosa, è lotta fra le due Morgan-Nissan del team Oak Racing. A precedere il gruppo è quella di Baguette-Plowman-Gonzalez.

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