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Il pilota francese contrattacca vincendo lo stage che porta alla capitale araba, ma Sainz con il 2° posto mantiene e consolida il comando in classifica
Maurizio Voltini
10 gen 2020 (Aggiornato alle 14:37)
Grande lotta al vertice nella sesta tappa della Dakar edizione 2020: Stephane Peterhansel, Carlos Sainz e Nasser Al-Attiyah hanno condotto questa fase con distacchi minimi tra loro. Il francese ha tuttavia mantenuto quasi sempre il comando dello stage – 830 km totali da Ha'il alla capitale Riyadh con 477 km di PS – vinto con un distacco di 1'35" sullo spagnolo e di 3'22" sul qataro. Troppo pochi per insidiare davvero la leadership di Sainz senior in classifica generale, dove conduce per 7'46" su Al-Attiyah e 16'18" su Peterhansel.
Lo stage cronometrato inizia con Peterhansel subito all'attacco, tanto da risultare sempre primo a tutti i controlli orari tranne il quarto, quello al km 213, dove è risultato solo momentaneamente al comando il compagno di squadra Mini X-Raid, Sainz, per 2 soli secondi. Per il resto lo spagnolo è sempre stato a ridosso del francese assieme ad Al-Attiyah (Toyota), l'altro contendente alla vittoria finale, con distacchi sempre piuttosto contenuti: soltanto verso la fine, nella parte tutta sabbia e dune, il qataro si è distaccato un po'.
Molto bene in questa fase anche gli inseguitori: il più veloce tra questi è Yazeed Al Rajhi (Toyota) pur con la preoccupazione per una perdita d'olio, seguito da Fernando Alonso (Toyota) e da Mathieu Serradori (Century). Lo spagnolo ex-F1 riesce anche a recuperare un piccolo ritardo iniziale, quando al contrario il "privato" francese aveva cominciato con un ottimo passo, salvo poi perdere terreno scivolando da 3° a 6°, riguadagnando infine 46 secondi su Alonso e superandolo così al 5° posto.
Ancora problemi meccanici per la Mini di Jakub Przygonski, che gli fanno perdere più di 1 ora al controllo del km 165, precipitando da 6° a 62°. Sempre meglio di quanto capitato al texano Bobby Patton (Toyota) comproprietario della squadra di baseball di Los Angeles, che ha cappottato dopo soli 4 km: purtroppo il navigatore Robbie Pierce è rimasto ferito a torace e schiena, portando a soccorsi e ritiro. Dakar finita anche per il lituano Edvinas Juskauskas, la cui Toyota è andata in fiamme al km 243.
LE CLASSIFICHE ALLA SESTA TAPPA
Quella di sabato 11 è una giornata dedicata al riposo e alla sistemazione dei mezzi, poi domenica 12 la Dakar riprende con la tappa che parte da Riyadh per arrivare a Wadi Al Dawasir. Sono 741 km totali e 546 km di prova speciale: la più lunga di questa edizione. Uno stage molto diversificato, pur se la maggioranza del fondo sarà sabbioso: 56%, più 28% di piccole dune. Aggiungendo la presenza di piste che si intrecciano tra loro, anche questa giornata porterà facilmente ad errori decisivi.
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