Trionfa la F.1 dell'umarèll

Trionfa la F.1 dell'umarèll

2025 odissea nell'ospizio: i vecchi leoni coalizzati contro Verstappen?

06.05.2024 02:42

Questo è il primo mondiale distopico e ucronico della storia. Nel senso che ormai le corse sono solo il supplemento del vero piatto forte, dato dal mercato di tecnici e piloti. E a tirare di più, perfino di più del trionfo di Norris e della McLaren a Miami, sono i colpi ipotizzabili ma non ancora confermati e tali da rivoluzionare l’assetto attuale.

In poche parole, la realissima trama tecnico-agonistica degli ultimi anni ha talmente stufato, s’è rivelata così barbosa e prevedibile, che qualsiasi svolta narrativa alternativa, fin solo a pensarla, rende tutti gioiosi e disintossicati dalla scontatezza del presente, okay, Norris a parte.

Hamilton e Newey, due "vecchietti" a Maranello?

Dai, tutti pazzi per Adrian Newey in Ferrari. In sollucchero per il genio che andrebbe di fronte ai cancelli di Maranello a un’età da umarèll davanti al cantiere. E la cosa bella è che il mago inglese, neoseparando palese dalla Red Bull, arriverebbe in servizio alla Rossa - se questo matrimonio s’avrà da fare - a partire, gardening compreso, dal 1° aprile 2025, quindi a 66 anni e mezzo, per avere come punta di lancia Lewis Hamilton, campionissimo classe 1985. In poche parole, sempre stando al gioco e sviluppando la premessa e la promessa di partenza, 106 anni in due. Cioè, mai in F.1  si è vista una coppia di punta formata dal tecnico dominante e da un campionissimo con uno score anagrafico così matusalemmico.

Tanto per fare un paragone affascinante, nel 1978 due mitici anziani quali Colin Chapman e Mario Andretti, stazzavano il mondiale dei maturi con una sommatoria d’età di 50+38 anni, ossia 88 primavere, quindi, incredibilmente 18 complessive in meno della ipotizzabile coppia pìù invocata e chiacchierata del mondo. La quale, peraltro, dovrebbe andare avanti insieme minimo un paio d’anni, magari arrivando a quota 110.

E tutto questo non giunge come un fulmine a ciel sereno ma s’inserisce all’interno di un fenomeno generale piuttosto interessante, nel Circus d’oggi e di domani, alla voce mercato. Quella più trendy, ribadisco.

Newey in Ferrari? Hamilton: "Sarebbe un privilegio lavorare con lui. Vedremo..."

Kimi Antonelli in controtendenza

Mentre i rumors sul teenager italiano Kimi Antonelli si fanno ogni giorno più insistenti e vedremo come, dove e perché a proposito di futuro immediato o meno in F.1, il Circus per ora di certo ha un fatto strano e per certi versi sorprendente quanto in apparente controtendenza.

Leclerc in Ferrari a parte, tra i piloti che hanno di più stabilizzato la loro posizione futura ci sono ben tre pre e post quarantenni, vale a dire, in ordine d’apparizione contrattuale, il già citato Lewis Hamilton, Fernando Alonso e Nico Hulkenberg, certi di approdare e con accordi pluriennali, di due stagioni ciascuno, rispettivamente in Ferrari, in Aston Martin-Honda e in Sauber, quest’ultima ormai nel pieno processo di pre-trasformazione in Audi, che tale diverrà dal 2026.

In altre parole, nell’era della F.1 stradominata dall’ex minorenne golden boy Max Verstappen a quanto pare alcuni tra i team più solidi e volitivi in realtà preferiscono puntare sull’esperienza, la solidità e l’affidabilità delle figure professionali di riferimento.

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