Verstappen, il mondiale è più aperto che mai

Pubblicato il 24 novembre 2025, 07:14 (Aggiornato il 24 novembre 2025, 08:42)
Che ritmo in gara
La forza di Verstappen, oltre quella di essere il miglior pilota sulla griglia di partenza, sarà anche quella di avere la testa sgombra. Poche possibilità, pochi calcoli: forse la condizione migliore per esaltare il suo genio. La pressione ce l'hanno tutta in McLaren, indipendentemente dal fatto che decidano di stabilire una gerarchia o meno. Max potrà contare su una situazione che ora gli sorride, perché ha la dinamica del campionato dalla sua parte e già il solo essersi garantito una possibilità di crederci fino in fondo, è una conferma della grande stagione che ha vissuto. Un'annata in cui la Red Bull ha attraversato un ricambio gestionale ed una crisi tecnica che sembravano sopraffare anche la classe di un Max che, in piena estate, pareva rassegnato a conquistare al massimo qualche vittoria di tappa e niente più.
Ora invece è cambiato tutto di nuovo: lo spirito, la classifica e pure una macchina che si è riaccesa da settembre in poi. A Las Vegas la RB21 faceva fatica a generare temperatura nelle gomme sul bagnato, tanto che in qualifica Max riusciva a migliorare concretamente i tempi solo sul finale di ogni segmento di qualifica (Q1, Q2, Q3): la difficoltà di generare temperatura nelle gomme con scarso grip su questa Red Bull era già emersa in Messico, ma almeno l'assetto si è rivelato efficace per gestire molto bene le gomme in gara.
Lo si è visto anche con Russell, che per due volte ha provato a stare negli scarichi dell'olandese prima di perdere terreno, mentre Max marciava preciso sul passo gara. L'assetto, un filo più scarico delle McLaren, è stato perfetto per il GP: nessuna noia a livello di gestione delle gomme, con Verstappen in grado di stampare il giro più veloce proprio all'ultimo passaggio. E con ben sei decimi di margine sul secondo giro più veloce della gara, a conferma di come fosse soprattutto in controllo nel finale.
F1 2025 senza padroni
Vatti a fidare della McLaren, dicevamo. Ma ora è la McLaren che non può fidarsi di Max Verstappen: è troppo pericoloso, più motivato che mai e adesso, 24 punti, non mettono più al riparo da nessun passo falso. E' un mondiale bello, intenso, inaspettato e che sembra non voler riconoscere alcun padrone. Ma chissà se, dopo una stagione infinita, non possa essere di nuovo Max Verstappen a rimettere le mani sul titolo mondiale.
(2/2).
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