Ferrari cola a picco

Alessandro Gargantini
Pubblicato il 4 dicembre 2025, 09:19
Il deserto del Qatar si è rivelato totalemente arido di soddisfazioni per la Scuderia Ferrari, che pur aveva lanciato qualche flebile segnale di fiducia lo scorso fine settimana a Las Vegas in vista della doppia trasferta in Medio Oriente che porrà la parola fine su questo mondiale che si sta rivelando il peggiore dal 2020. Il tracciato di Losail si è rivelato indigesto per le monoposto della Scuderia Ferrari, sulle quali lo staff tecnico ha lavorato su diverse soluzioni di assetto, senza trovare alcun miglioramento.
In termini di competitività, le SF-25 hanno mostrato la loro peggiore versione da inizio anno. I miseri quattro punti conquistati grazie all'ottava posizione di Charles Leclerc, arrivata grazie ad alcuni ritiri di piloti che precedevano il monegasco, ne sono la diretta conseguenza. Lewis Hamilton ha mostrato ancora una volta enormi difficoltà su una monoposto sulla quale non ha mai trovato un minimo feeling alla guida. Ancora una volta è stato il pilota del Principato ad evitare un tracollo totale, pur navigango ampiamente al di sotto di un livello di competitività accettabile.
Al termine della trasferta di Lusail, i quattro punti conquistati dal Cavallino, contro i trentacinque della Red Bull e i ventotto della Mercedes, inchiodano la Scuderia Ferrari al quarto posto nella graduatoria riservata ai Costruttori.
SF-25 insensibile ed imprevedibile
Anche dalle immagini televisive è apparso evidente che le SF-25 manifestavano evidenti problemi di aderenza, passando continuamente dal sottosterzo al sovrasterzo. Il testacoda di Charles Leclerc in qualifica è conseguente alla mancanza di aderenza e della imprevedibilità della monoposto. Pur fronte di rischi enormi, un posto in Q3 ha rappresentato per il pilota del Principato il miglior risultato disponibile, poi migliorato di due posizioni gara grazie ai ritiri di Hadjar e Gasly, rispettivamente sesto e nono sullo schieramento di partenza.
Lo staff tecnico ha provato diverse soluzioni, anche passando dall'alto al basso carico aerodinamico, senza che nulla realmente funzionasse. Per questo motivo, dopo le qualifiche, Charles Leclerc aveva posto come obiettivo una posizione nei primi dieci. E l'ottavo posto è il massimo al quale, la vettura vista in Qatar, potesse oggettivamente ambire.
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