Sesks nuovo leader dopo la seconda tappa in Arabia

Il pilota léttone della Ford guida la gara 3”4 davanti a Neuville (Hyundai) e con 41”5 su Katsuta (Toyota). Fourmaux che era in testa ha pagato un minuto di anticipo all’ultimo controllo orario
Sesks nuovo leader dopo la seconda tappa in Arabia

Marco GiordoMarco Giordo

Pubblicato il 28 novembre 2025, 16:25 (Aggiornato il 28 novembre 2025, 18:34)

Sarà una lotteria” aveva detto Ogier alla vigilia ed in effetti questa prima assoluta iridata dell’Arabia Saudita è proprio così. Anche quella di oggi è stata infatti una giornata complicata sui micidiali sterrati della zona di Gedda, con tre macchine in testa racchiuse in meno di sei secondi. Anche nella lotta per il titolo è tutto aperto con Ogier che comunque è sesto mentre Evans è più staccato in ottava posizione assoluta. Decisivi per il titolo saranno soprattutto domani i 10 punti del Super Sunday e della power stage, al momento in classifica Ogier sarebbe davanti al rivale gallese di un punto, ma con tutte le pietre presenti sul percorso e quindi l’alto rischio di forature, è impossibile fare un pronostico su come finirà la tappa di domani, sia per la gara che per il titolo.

Riavvolgendo il nastro, questa mattina la seconda tappa è partita con lo scratch di Fourmaux nel primo crono molto sabbioso di Alghullah, poi sui 30 km di Um Al Jerem e a Wadi Almatwi lo scratch era di Tanak con Evans che nell’ultimo crono del mattino forava e cambiava la gomma perdendo ben 2’16”8. Dopo il primo giro sulle prove Fourmaux era sempre leader con un vantaggio di 2”9 su Sesks, 4”5 su Pajari e 9”2 su Tanak.

Poi nel pomeriggio nel secondo passaggio a Alghullah, Ogier forava ma perdeva solo 5”6 su Tanak che marcava ancora uno scratch. Poi a Um Al Jerem Sesks segnava il miglior tempo e passava in testa con 22”1 di vantaggio su Fourmaux, che faceva un lungo perdendo 24”0 con Tank e Pajari che bucavano e cambiavano la ruota perdendo rispettivamente un minuto e mezzo e due minuti.

Infine a Wadi Almatwi Rovanpera era il più bravo di tutti e l’unico a non avere problemi in questa prova con Neuville, perché per il resto c’era un’altra serie di colpi di scena. Ogier, Neuville e Katsuta foravano mentre Tanak addirittura pativa una doppia foratura. Nel finale anche Fourmaux aveva una foratura che comunque gli permetteva di passare di nuovo in testa alla gara, perché il francese chiudeva la prova 24”5 davanti a Sesks, anche lui vittima di una foratura alla posteriore sinistra. “Nelle ultime due prove c’erano pietre dappertutto – ha detto Fourmaux – ed è stato tutto davvero complicato, francamente non so neanche dove ho bucato. La tappa di domani dovrebbe andare meglio con le pietre, ma tutto è ancora aperto”.

Ma i colpi di scena non erano ancora finiti, perché Coria il navigatore di Fourmaux timbrava in anticipo di un minuto all’ultimo controllo orario. E così a tre prove dalla fine passava Sesks in testa alla gara con 3”4 su Neuville, 41”5 su Katsuta, 57”6 sullo sfortunato Fourmaux, 1’12”6 su Rovanpera, 1’12”8 su Ogier con Evans ottavo a 3’52”6. 

3 le speciali di domani

La gara saudita come da tradizione islamica si conclude sabato con la giornata finale, che presenta 65,66 km cronometrati con un passaggio sulla speciale di Asfan, la più lunga della gara con i suoi 32,88 km, e i due giri sul crono di Thabhan (16,39 km) che in buona parte è ricavato sulla strada dello shakedown, e che nel secondo passaggio ospiterà la power stage trasmesso in diretta in Italia su Sky Sports.  

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