Ogier, il brivido dell'imprevisto

Sebastien si confessa: "Vincere il nono titolo iridato non era nei miei piani all'inizio dell'anno. Questa è stata davvero una stagione meravigliosa"
Ogier, il brivido dell'imprevisto
© Getty Images

Marco GiordoMarco Giordo

Pubblicato il 12 dicembre 2025, 12:47

Come ha festeggiato questo nono titolo?

"Dopo la gara sabato sera siamo rientrati subito a Monaco di Baviera con un aereo privato insieme a mia moglie Andrea, mio figlio Tim, Vincent Landais e la sua fidanzata, il mio ingegnere Arthur Gerat e il nostro addetto stampa Justin Neumann.

Ovviamente siamo andati a riposare poi domenica mia moglie mi ha organizzato una festa a sorpresa a casa nel mio garage con tanti amici. La sua è stata davvero un'ottima idea, è stato bello".

Cosa si prova a diventare di nuovo campione del mondo?

"Non è facile descrivere esattamente cosa si prova, non ci sono parole ma sono delle sensazioni geniali, riviverle è stato bello perché questo titolo non era qualcosa di previsto per me. È stata questa una stagione meravigliosa, e sono contento per Vincent Landais che era veramente felice per questo suo primo titolo mondiale conquistato nella sua carriera".

A cosa è dovuta questa sua seconda giovinezza, visto che la stagione 2025 è stata veramente da incorniciare?

"La verità è che mi sono sentito sempre in forma, non notavo al volante il peso degli anni perché mi sono preparato bene a casa. Poi la motivazione l'ho trovata cammin facendo e anche quell'equilibrio che mi ha permesso di correre forse la miglior stagione della mia carriera. Perché quest'anno avevo tanti avversari da battere, come Kalle, Elfyn, Ott, Thierry e anche Fourmaux che sta crescendo sempre di più.

È difficile dire quale sia stato il mio miglior titolo tra i nove conquistati, di certo questo arrivato nella parte finale della mia carriera, è stato uno dei più sofferti e importanti. E poi c'è stata anche la grande motivazione del mio navigatore Vincent Landais, che ci teneva a vincere il suo primo titolo mondiale ed ha contribuito anche lui parecchio. A livello di prestazione pura abbiamo pienamente meritato questo successo, ma ripeto anche Evans ha fatto globalmente una grande stagione anche perché Elfyn in molte gare è stato penalizzato dal fatto di partire per primo, un qualcosa di stressante che ha saputo gestire molto bene.

Avrebbe meritato anche lui di vincere il titolo. Kalle invece no, ha dimostrato quello che è il suo limite, cioè che non è forte mentalmente. Lui ha talento ed è molto veloce, ma quando tutte le cose non vanno come vuole lui, molla troppo presto, questo per me è il suo difetto".

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